Oggi è il 17 maggio ed è la giornata scelta in tutto il mondo per fare una riflessione su quanto sia importante lavorare contro l’omobitransfobia.
Quando ho pubblicato La famiglia X non avevo la minima idea dei km che questa piccola storia sarebbe stata capace di percorrere sulla strada dei diritti. Del passaparola straordinario che ragazzi e ragazze avrebbero innescato e che continua tuttora a sorprendermi. Dell’affetto che i media gli avrebbero donato, una fra tutte Oriana Picceni che scrive su Style:
“Una lettura da condividere assolutamente. Perché tra queste pagine, attraverso la storia di Michael si racconta come la famiglia, quella vera, sia il luogo dove ci sono amore e calore. Dove ci si sente accuditi e al sicuro. Tredici anni e due genitori spacciatori non sono certo le fondamenta per una vita tranquilla, ma Michael saprà ritrovare serenità e fiducia attraverso l’affetto dei suoi nuovi genitori affidatari, due papà, Enea e Davide.”
Mi emoziona guardare il mio librino e pensare che lentamente e in silenzio stia accendendo piccole luci di riflessione nei suoi giovani lettori. E mi emoziona tanto che tutto questo non dipenda più da me.
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