Intanto prometto che la prossima volta, prima di sparare minchiate tipo quella che in Italia non si trovano i kiwi a febbraio, mi documenterò. Fortuna che ho pure lavorato in un supermercato per 7 lunghi mesi, ma io mica me lo ricordo se vendevamo i kiwi a febbraio. Ho sempre avuto seri problemi ad associare il frutto alla stagione, che natura vuole accompagni la sua nascita e crescita fino alle nostre tavole, figuriamoci se posso stare a pensare pure a quelli maturati in riserva. Comunque non credevo che attorno alla Stanza del Matto ruotassero tanti appassionati di kiwi. Propongo di fondare la Lega per la Protezione del Kiwi che, giuro, mai più mi azzarderò ad oltraggiare.
Appena tornato dal pranzo (quando a cucinare è mia madre va rispettato rigorosamente il fuso orario dell’Isola dei famosi, quindi se non son le 3 e mezza non si vede spaghetto al sugo o sofficino o bistecca) e prima di andare al lavoro (penultimo giorno e poi si parte) ecco puntualissima sulle pagine di Sololibri.net la mia intervista a un autore che, grazie alle sue molteplici pubblicazioni di grandissimo successo, Mal’aria e Come il lupo, per citarne un paio, s’è guadagnato l’appellativo di Re del noir italiano. Signore e signori, 4 chiacchiere (contate) con… Eraldo Baldini.
Un ringraziamento speciale a Eraldo Baldini che ha dimostrato disponibilità e grande eleganza, nonostante qualche mia domanda fosse un pochino spigolosa e quest’intervista per lui fosse tutt’altro che necessaria.
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