Il signor sindaco Ale Magno I ieri ha chiesto lo stato di emergenza e calamità per la Capitale, colpita da violente tempeste d’acqua e vento che spingevano i pali della luce sulle automobili, che si ribaltavano e facevano ruzzolare le persone nelle pozzanghere, che le inghiottivano come mari profondissimi. I loro cari, devastati dalle ricerche senza risultati – d’altra parte a chi verrebbe in mente di cercare un parente scomparso dentro a una pozzanghera? – si attaccavano ai numeri di telefono di emergenza e Ale Magno I non ce la poteva fare a rispondere a più di una telefonata per volta. Molte sono le storie di umana disperazione. Cito quella più toccante. Protagonista il noto conduttore Marco Liorni anche conosciuto come il portinaio del Grande Fratello, bloccato nella stazione della metropolitana a sua volta bloccata, che non ha potuto raggiungere in tempo la sede di RDS. Pensate al dramma della Pettinelli che ha dovuto continuare la trasmissione a oltranza. L’alimentari all’angolo ha chiuso e non ha potuto fare la spesa. Chissà se glieli pagano gli straordinari, mannaggia questa Italia. Secondo me è colpa dei black bloc, altro che pioggia e vento. Che la polizia esca in massa a farsi incendiare le camionette, i-m-m-e-d-i-a-t-a-m-e-n-t-e!
Anche qua a L’Aquila non è che sia proprio estate, questa meravigliosa estate che sembra non finire mai… sembra! (Che caldo! Muoio dal caldo! Non ce la faccio più con questo caldo!) Ecco, adesso è finita, contenti? Ieri mi son svegliato col terrore che l’America ci stesse bombardando per vendicarsi dei maltrattamenti subiti (?) da Amanda Knox e invece erano i tuoni.
Il diluvio universale non sembrava poter impedire a Madre di portare a termine i suoi programmi giornalieri. Madre è una donna estremamente pragmatica e pretende i miei turni con settimane d’anticipo per fissare pranzi, cene, uscite, shopping, visite mediche, spesa giornaliera, lavoretti di manutenzione, telefonate da ricevere e bollette da pagare, tutto in funzione dei miei orari di lavoro. Se per un qualsivoglia motivo, che dipenda o no da una mia decisione, qualcosa non va come vergato settimane prima sul post-it sul frigorifero, la sua ira raggiunge vertici disumani. Nulla la fa più arrabbiare di un programma elaborato da lei medesima che salta, perché poi in qualche modo bisognerà recuperarlo e questo comporterà l’annullamento di qualcos’altro, e via dicendo verso un domani incompiuto.
Perciò non si poteva assolutamente rinviare la riparazione della canàla che gli operai hanno danneggiato durante le passeggiate che si son fatti sul tetto per i lavoretti di ristrutturazione post-terremoto. Una microscopica parte mancante che ora fa sì che, quando piove, l’acqua invece che incanalarsi, appunto, generi una specie di Niagara nel piazzale. Oltre che dar vita a un’immagine al limite del comico, che ispira la derisione dei vicini, e questo Madre non può proprio sopportarlo, Iker-cane si mette paura: piange e trema. Allora bisogna intervenire subito, pure se tutti i santi del mondo si sono messi d’accordo per pisciare in una commovente sincronia olimpica sull’intero territorio nazionale.
Madre: “Telefona a Canalino e digli che deve venire a sistemare la canala oggi.”
“Ma’, sta diluviando e a Roma c’è lo stato di Calamità!”
Madre: “Mica stiamo a Roma. Oggi diluvia, domani un’altra cosa e la canala non l’aggiusteremo mai. Sei un menefreghista!”
“Va be’ lo chiamo, per carità!” (Quando comincia non la finisce più.)
Ho dovuto cambiare stanza e dare fondo a tutte le paroline dolci che conosco per convincere quel povero disgraziato di Canalino, riconosciuto esperto mondiale in canale, a venire mentre fuori imperversava l’uragano. Canalino si porta dietro un gigantesco mezzo di trasporto con una scala elevatrice, insomma quelle robe che salgono in cima su su e ancora più su. Fa quello che viene universalmente definito: un appiccico con tonnellate di silicone. Scende e si prende il caffè gentilmente offerto da Madre che, fra una zolletta di zucchero e un sorsetto bollente, indaga sulla effettiva riuscita del lavoro.
“C’ho messo il silicone signò…”
Alla parola silicone gli occhi di Madre si colorano di fuoco satanico. Lui continua: “… mo’ vediamo se regge, se no cambiamo il pezzo.”
Madre: “Va bene, grazie molte.”
Non credo alle mie orecchie. Madre ringrazia e saluta nonostante la furia che la pervade. Fosse per lei il silicone non esisterebbe, lo dichiarerebbe pericoloso tanto quanto l’amianto. Lo definisce il cortisone dei medici; fa fare bella figura a tutti, ma non risolve niente. Comunque soprassiede e accompagna Canalino alla porta e poi segue dal vetro della finestra la sua uscita di scena che non va proprio come dovrebbe. Infatti Canalino, alla guida del suo gigantesco dinosauro con le ruote, avvia la manovra lento e costante verso il cancello elettrico aperto. [Brum Brum] Tutto sembra andare per il verso giusto. Madre alla finestra cerca di sopportare lo shock silicone, ancora bruciante. Il mostro motorizzato, pilotato da Canalino, è appena a metà quando all’improvviso la luce sulla colonnina del cancello comincia a lampeggiare e il cancello a chiudersi, inesorabile. Neppure la corsa di Madre verso il piazzale riesce a impedire all’inferriata di abbattersi contro il camioncione di Canalino. [Budubum!]
Ne consegue che:
– Il nostro cancello non è più elettrico e per tenerlo chiuso dobbiamo far uso di una catena con lucchetto.
– La fiancata del veicolo di Canalino riporta evidenti segni di colluttazione.
– Canalino è arrabbiato.
– Madre furibonda.
Lo scontro finale
“Signò ‘sto cancello mi sa che si chiude un po’ troppo presto.”
“Si chiude quando si deve chiudere e lei me l’ha spaccato.”
“Ma che t’ho spaccato, è il cancello che mi ha tamponato!”
“Certo… se va in giro con questi bisonti di ferro. Non è che il cancello sta ad aspettare lei che esce!”
“Il bisonte, come dici tu signò, mi è servito a salire sul tetto, che tu non resistevi se ‘sta cazzo di canala non la aggiustavi oggi. Vero?!”
“Magari l’avesse aggiustata! Guardi là, lei che parla tanto!”
Quella che mi ricorda la cascatella di Bambi prima che mamma cerbiatta lo abbandonasse, precipita dalla cima della canala che non incanàla un bel niente, Iker la guarda e guaisce. Il silicone non ha retto.
“Allora… la canala non l’ha aggiustata, mi ha sfondato il cancello e mi fa pure piangere il cane. Mi dica un po’ che cosa è venuto a fare!”
Dopo l’intervento di Rita Dalla Chiesa si è giunti a una pacificazione formale che prevede il ritorno di Canalino in un tempo non ben stabilito; in quell’occasione sistemerà cancello e canala.
E il camion mostruoso?
“Fatti suoi” mi risponde Madre. “Lo sanno tutti che un cancello elettrico a un certo momento si chiude. Mica glielo devo spiegare io.”
“Sì, ma quel momento si poteva rinviare, bloccandolo mentre usciva Canalino.”
“Pure lui mi poteva bloccare la canala, che c’entra.”

31 risposte a “[Madre e Canalino]”

  1. Avatar Roberto

    aahhahahha conosci Madre e Jean Claude di Sensualità a Corte? Sembra davvero una scenetta di Sensualità 😀

    1. Matteo
      Matteo

      L’ho visto un paio di volte sì! 🙂

  2. Avatar paleomichi

    va bene, facciamola facile: cerca di non mangiare/bere caffè, agrumi, ananas, cocacola. Se pure questa è troppo difficile cerco di rispolverare il metodo del mio prof che usava le impronte digitali, ma più di così non posso fare, giuro 😀

    1. Matteo
      Matteo

      Michi, ok. Cerco di non bere… CAFFè?! No impossibile, credimi. Vai con le impronte digitali va! 😀

  3. Avatar Sir Babylon

    Tua madre sembra un bel tipino! L’unica cosa che la mia si scrive sul calendario sono i giorni del ciclo!

  4. Avatar paleomichi

    ok, allora ti mando io una specie di cottonfioc, strusciatelo sull’interno della guancia quando sei a digiuno e rispediscimelo. Va meglio cosí? 😉

    1. Matteo
      Matteo

      Perfetto Michi, ora devo trovare un istante almeno nelle mie giornate in cui sono a digiuno, e non è facile neppure questo. Ah ah

      Sir Babylon, fa come le ragazze della pubblicità che disegnavano un palloncino tutto rosso? 🙂

  5. Avatar paleomichi

    Ok, mandami un suo capello e vedo cosa posso fare (va bene anche uno tuo)! Pensa, se fosse vero saremmo cugini! 😀

    1. Matteo
      Matteo

      Devo mandarti un’altra cosa mi sa, che di capelli qua comincia a esserci poca roba. Ehm.

  6. Avatar paleomichi

    Rileggendo i commenti scopro chenonhai letto Huxley. Te lo consiglio vivamente, io ho letto solo “Il mondo nuovo” ma è uno dei miei romanzi preferiti, rileggo la prima parte almeno una o due volte l’anno. E non è talentuoso, è bravo 😉 Personalmente lo preferisco a Orwell 🙂

    1. Matteo
      Matteo

      Michi, facciamo fare il test del DNA a quelle 2, magari Madre è la figlia di Nonna Sprint! E che ‘Il mondo nuovo’ sia! 🙂

  7. Avatar paleomichi

    a questo punto ho buoni motivi per pensare che siamo parenti: Madre è identica a Nonna Sprint. Non può essere un caso 😀

  8. Avatar Devis

    @Chagall
    Adesso ci guardo anche io!!! Son incuriosito!!!!

  9. Avatar Devis

    L’innominato mi sta lentamente logorando… La vitamina C mi fa una cippa!!! 🙁 stasera mi bombardo di antistaminici!!!
    Che cariatide sto diventando!!!! 🙁

  10. Avatar marta

    devo dire che anche Canalino è un bel soggetto, oltre a Madre :-). Però aveva ragione..di solito esistono le fotocellule sui cencelli elettrici!

  11. Avatar Chagall

    Stilisticamente è inferiore a Orwell. Il libro “Il mondo nuovo” è interessante specialmente in relazione al saggio “Ritorno al mondo nuovo”, con il quale è spesso pubblicato.

  12. Avatar Devis

    Buongiornoooo!!!!!!
    Vedi? Parlando di Ale mi son beccato pure un poco di influenza!!!!
    Porta sfiga. Punto e basta!!!!
    E mi tocca pure stare in fiera a mo’ di chiavica.

    Ciauzzz
    Buona giornata!!!!!!

    1. Matteo
      Matteo

      Buon giorno Devis! (Non starai mica dando la colpa a me per averne parlato di Chisaitu (così evitiamo ulteriori sventure), vero?! Resisti e imbottisciti di Vitamina C! 🙂

      Chagall, ho sercato in rete sembra interessante davvero. Approfondirò!

      Marta, che bello leggerti da queste parti. Benvenuta! Ho salvato il tuo blog fra i miei preferiti, quindi passerò spesso a dare un’occhiatina. Canalino ha tutte le ragioni del mondo, è che Madre fa fatica a coglierle. La fotocellula ce l’abbiamo, chissà cosa è accaduto! :O

  13. Avatar Miss Fletcher

    Uuh…lei pensavo che lo sapesse, sei decisamente un temerario 😉

  14. Avatar Chagall

    Più che Orwell a me ricorda molto Huxley. Scrittore decisamente meno talentuoso, ma (specialmente nel saggio) decisamente precursore dei tempi.

    1. Matteo
      Matteo

      Devo leggere qualcosa allora, anche se quel “decisamente meno talentuoso” non è che m’invogli molto eh! 🙂

  15. Avatar Devis

    Mi sa che tocca toccarci quando lo si nomina o lo si vede!!!! (pure bruttarello) uahauhauhauahu
    Ciauzzzzz carissimo!!!!!!
    Passa un buon we!!!! 😉

  16. Avatar Hombre

    è una questione di cellule
    fotoelettriche
    per me canalino non torna manco se lo chiama Noè in persona

  17. Avatar Miss Fletcher

    Qui da queste parti ogni tanto ci alluvioniamo…quest’anno, per ora, tutto fila liscio.
    Ora tu pensa, uno va a fare un lavoro, a sistemare una canala e mai più pensa di finire nella trama di un racconto, co-protagonista e antagonista di Madre che mi sembra un personaggio fantastico! E concordo con Chagall, con le madri non si discute…hanno sempre ragione, partita persa! Splendido post, da incorniciare!

  18. Avatar Chagall

    Qualsiasi discussione con un esemplare di Madre è assolutamente inutile se non si parte del presupposto “lei ha sempre ragion”. Non bisogna cercare di capire, ma limitarsi ad annuire. Se poi si è figli maschi ancora di più.
    Pensa che io mi sono svegliato dopo un incubo tremendo in cui gli italiani stanchi dei politici odierni che facevano? Ripristinavano la monarchia! Ho pensato alla cosa tutto il giorno… piuttosto chiedo la cittadinanza americana. Io un sovrano che è stato a ballando con le stelle non lo voglio.

    1. Matteo
      Matteo

      Chagall, io la capisco molto bene, infatti. Meglio, diciamo che capisco come devo comportarmi e quindi so bene come fingere di capirla. Canalino per niente. 🙂
      Io sono giorni che penso all’Italia e al mondo descritto da Orwell in 1984 e ritrovo allarmanti similitudini.

      Miss Fletcher, grazie! Se Madre sapesse che scrivo di lei scatenerebbe la sua ira sul primogenito senza pensarci un istante, quindi facciamo che è il nostro segretuccio. 🙂

      Devis, per fortuna io e Ale non frequentiamo gli stessi ambienti. Anche tu, un abbraccio! 🙂

  19. Avatar Giovy

    Quello che è successo ieri a Roma è imperdonabile.
    Oggi ho commentanto la cosa con la mia migliore amica, che vive lì, e abbiamo ricordato allegramente quella volta che l’alluvione ci ha preso in pieno messico e siamo riuscite a viaggiare ugualmente.
    Ed era il Messico, no Roma… eppure…

    1. Matteo
      Matteo

      Giovy, noi siamo capaci di complicarci la vita in modo incredibile. Ieri ne parlavo con un amico. Ci chiedevamo se il problema fosse legato a Roma città, oppure alla straordinarietà dell’evento. Poi, visto che in fondo si parlava di pioggia e vento, mi son risposto da solo.

      Hombre, a Madre questa spiegazione non basterà e neppure a Canalino penso, che secondo me sta già in America, in attesa della Cassazione. 🙂

  20. Avatar Signor Ponza

    Ale Danno non solo i danni li provoca, ma li attira anche. Porta un po’ sfiga il signor sindaco.

  21. Avatar SpeakerMuto

    Da bambino quando leggevo la scritta “Attenzione – Cancello elettrificato” pensavo che a toccarlo si prendesse la scossa.

    1. Matteo
      Matteo

      SpeakerMuto, pure io! ( Non è così? 😛 )

      Signor Ponza, non è che porta sfiga al solo nominarlo, no?!

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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