Io non so se quella dei postini sia una categoria per la totalità composta da stronzi, oppure se a essere stronzo sia soltanto il mio. Fatto sta che la favoletta del postino che suonerebbe sempre due volte si è rivelata una gran cazzata. A Preturo il postino suona, bene che va, mezza volta, e poi va via ad una velocità che Road Runner (Beep Beep) di Willy Coyote gli fa una pippa.
Ieri sono rincasato verso le tre e mezza. E quando le notti non finiscono (all’alba nella via, le porto a casa insieme a me ne faccio melodia, e poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere…) vuol dire che c’è qualcosa di magico nella mia vita di adesso. Però la mattina, non dico tutta, ma una buona parte, uno la vuole passare a dormire. È una conseguenza logica, o sbaglio?
Suona il citofono alle nove in punto. I soliti ventotto secondi (pure pochi!) per svegliarmi e capire cosa succede. Avrò diritto a un attimo per ritrovare i contorni delle cose, o no? Dalla finestrella del bagno riconosco la Panduccia bianca. Impreco inutilmente al soffitto, giusto per sfogarmi tra me e me. Una cosa mia insomma. Alzo la cornetta e dico: “Arrivo”. Riattacco. Scendo le scale in boxer e maglietta del pigiama, con tanto di barchette a vela blu. Apro la porta. Attraverso il giardino in ciabatte. Arrivo al cancelletto. Spariti Panda e postino.
Che palle!
Certo non posso incazzarmi perché suona, quello no. Però – dico – (non ricominciamo con le coppie di fatto ché il discorso ha già rotto. Era semplicemente indicativo presente del verbo dire, prima persona singolare. Io dico.) visto che m’hai svegliato, aspetta due minuti cazzo!
Poco male. Mi volto verso la cassetta per ritirare il talloncino che certamente avrà lasciato. Vuota. Quindi?
Non ho capito. Voleva fare quattro chiacchiere con me? Parlarmi dei suoi problemi di cuore? Raccontarmi delle sue storie passate; della vecchia madre che odia la ragazza perché è convinta che voglia sposare il suo idiota pargolo solo per interesse? Del suo cane che mangia poco? Cosa vuoi da me maledetto postino? La prossima volta abbi almeno il coraggio di aspettarmi.
M.
Qualche giorno fa mi sono ritrovato per caso ad ascoltare un testimone di Geova. Quando ha detto che è il diavolo tentatore che ci induce a fare sesso prima del matrimonio, mi ha fatto un po’ pena.
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