Stamattina il mio personal computer (personal manco per niente visto che lo usano cani e porci (mia sorella) che continuano a siringarlo di musica e immagini e file e applicazioni e robe che non hanno icona né estensione e che sto cercando senza il loro (dei cani e dei porci) permesso di cancellare) ha avuto una crisi isterica. Continuava a riavviarsi da solo, per un attimo (un po’ lunghetto) ho temuto che avesse nuovamente preso la strada del non ritorno, e la premonizione ha provocato una cascata di sudore freddo e tiepida pipì che poi ho scaricato nei luoghi dovuti. L’ho lasciato spento un’oretta mentre cambiavo l’acqua alle tartarughe, guardavo Forum e cucinavo (nell’occasione riscaldavo un quadrato (cubico) di Lasagna al forno, anche questo è cucinare, no?), poi l’ho riacceso e non s’è più spento. È guarito da solo. Aveva bisogno soltanto di un po’ di riposo, quanto lo capisco!
Oggi dopo tanto torna Stop al televoto! la rubrica delle classifiche. Sono cambiate un po’ di posizioni, ci sono new entry e abbandoni e allora andiamoci a guardare intanto la classifica dei libri più venduti, poi, se abbiamo tempo (io), ci vediamo anche quella dei CD. La vetta è quasi tutta nuova, non so se esserne felice o scoppiare in un pianto disperato. Al terzo posto troviamo Amore 14 di Moccia Federico, e già è un immenso risultato il fatto che non sia entrato primo in classifica, e che a questo punto non lo sarà mai. Scende al secondo posto La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (che forse non sa neanche di averlo scritto ‘sto libro). All’inizio mi era simpatico. Vedevo Paolo Giordano come una piccola vittoria per tutte le voci giovani della letteratura italiana; poi più sentivo le sue interviste e più m’innervosiva fino ad arrivare al punto di trovarlo insopportabile, ora. Quando deve spiegare un concetto si lascia attraversare da pause immonde, secondi che non passano nell’attesa che lui trovi la parola che gli manca. Cambio canale, di solito, come ho fatto anche l’altra sera quando era ospite da Fabio Fazio, comunque per la cronaca 900mila copie vendute, primo in classifica per mesi e ho la sensazione che vi tornerà presto, premio Strega ecc ecc, ma non diciamo sempre le stesse cose e quindi salutiamo Paolo; ciao Paolo! Il numero 1 è Brida il nuovo di Coelho, che non mi piace (non Brida che non ho letto, ma Coelho) perché ha sempre l’aria di voler diffondere la sua parola attraverso insegnamenti, frasucce spicciole, consigli di vita che dovrebbero illuminare la via all’uomo, neanche fosse Dio incarnato. Al quarto posto troviamo L’eleganza del riccio, che io ho comprato, ma che sta lì a incastro per reggere la mensola. Per ora non posso leggerlo perché se no mi crolla, almeno finché non mi capiterà tra le mani un libro identicamente spesso da sostituire con abile gesto. Interessante alla 7ma posizione Estasi Culinarie di Muriel Barbery che poi è l’autrice del suddetto riccio. Estasi Culinarie è il suo primo libro, che non s’era cagato manco la madre e che dopo il grande successo del secondo è stato ristampato in tutto il mondo; è così che funziona. Dai commenti non sembrerebbe granché. Di Rossovermiglio di questa Benedetta Cibrario, alla posizione numero 8, non voglio parlarne perché mi è antipatica per principio, considerato che io prima di lei ho chiamato un racconto Grigioscuro e un altro Veleno rosso sangue e la Feltrinelli non mi ha pubblicato (per la verità non gliel’ho proposto, ma dubito che) e non sono entrato in classifica (ma va), comunque questa qui sta vendendo un po’ troppo per aver vinto il Campiello (si sa che i libri vincitori del Campiello sono orrendi) e per essere obiettivamente brutta, fisicamente dico io, e diciamolo tutti in coro. E potrebbe pure sputare la gomma o quello che ha in bocca (non ho intenzione di approfondire sulla natura) quando parla, eccheccavolo. Ora fatemi spendere parole di gloria per una tipa simpaticissima che in molti già conoscerete perché è dei nostri, la mitica elastigirl di nonsolomamma che risponde al nome di Claudia De Lillo. Grazie al grande successo del blog (2500 contatti al giorno non sono proprio una bazzecolina) è da poco uscito il suo libro Nonsolomamma. Diario di una mamma elastica con due hobbit, un marito part-time e un lavoro a tempo pieno, pubblicato da TEA, che questa settimana occupa la 23esima posizione nella narrativa italiana. Sono molto contento per lei perché lo merita, secondo me.
Non ci crederete ma alla 15esima posizione c’è Rossoamaro di Bruno Morchio di cui ignoravo (e ignorerò) l’esistenza. Ho deciso, il mio prossimo libro non si chiamerà più Supermarket24, ma Rossodiserabeltemposispera.
(La classifica dei CD è rimandata a data da destinarsi, in cui certamente sarà diversa. Comunque esiste sempre il sito della fimi, non è che dovete venire per forza qua a leggerla, eh!)
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