Non chiamatemi al fisso. Vi risponderà una voce uguale uguale a quella di un customer care, che vi inviterà a riprovare più tardi, ma è un più tardi tendente al mai. Villa Madre non è ancora diventata la sede di un servizio clienti. E’ l’effetto dello smaltimento definitivo della Vomiton Station, e quindi anche della linea telefonica, avvenuto con successo qualche giorno fa presso l’unico TNT point che conosco a L’Aquila, che poi(nt, va be’, non fa ridere) è una cartoleria. Il proprietario ci ha dedicato una vita. Prima stava in centro, accanto ai portici, e io ci passavo le ore. Le cartolerie, assieme agli autogrill e alle librerie, sono il mio habitat ideale. Accarezzo i quaderni, i Monocromo sono i miei preferiti; compro pacchi di post-it, pure se so che il cassetto della mia stanza quasi non si apre più per quanti già, non volendo, ne contiene; provo tutte le penne e gli evidenziatori che trovo a portata di mano, quelli verdi mi fanno impazzire, e sono andato più volte vicino a infilarmene un paio in tasca a tradimento; i puzzle e i pupazzi li vorrei tutti quanti, ma proprio tutti quelli del mondo. Ora ha riaperto fuori da un centro commerciale. Non è la stessa cosa, ma alla distruzione bisogna reagire col cambiamento. Quando mi sono presentato, con la Vomiton nella sua scatola rossa sotto il braccio, contento che le circostanze mi portavano di nuovo lì a chiacchierare col vecchietto, ho dovuto parlare col figlio e col figlio del figlio. Mi è dispiaciuto perché, nonostante il tono scherzoso di entrambi, ho avuto la sensazione che non fossero pienamente soddisfatti della staffetta passata nelle loro mani. Quasi sicuramente mi sbaglierò, poi chi sono io per stabilire il livello di contentezza di 2 sconosciuti per aver ereditato l’attività di famiglia?
Un altro che rispedisce al mittente la Vodafone Station! Mi accoglie così il figlio, che avrà 50 anni e 50 chili di pancia. Me lo ricordavo più magro, pure lui si ricorderà me con più capelli. Ne hanno riconsegnate molte? domando. Uh, non puoi immaginare quante! Si accoda il figlio del figlio. Avrà 20 anni, e io me lo ricordo un bambimetto che saltellava fra gli scaffali: Dev’essere una cagata pazzesca ‘sta Vodafone Station! Dal suo unico intervento deduco che ha sviluppato una notevole perspicacia. Compilo il modulo TNT scrivendo per 5 volte il mittente e altre 5 il destinatario, appongo le 19 firme richieste, e saluto. Volando a bassa quota verso la porta, libero e felice come la farfalla dei Lines, mi cade l’occhio su un cartellino circondato da un triplice cerchio verde chiaro di evidenziatore. Ad arrestare il mio volo è intanto la parola OFFERTA in stampatello, alla cui curiosità non riesco a resistere mai, e poi l’evidenziatore perfettamente in sintonia col colore della mia anima. Insomma, a farmi precipitare sullo scaffale è stato il mio karma. 3 quadernoni ad anelli coi paesaggi di Geo&Geo mi osservano, riempiti solo dei separatori colorati per dividere un argomento dall’altro e organizzare i molteplici blocchi di interesse. Pensate, 3 a 5 euro, meno di 2 euro l’uno. Rifletto sulla grandiosa possibilità che ho davanti ai miei occhi, a portata di mano, a un palmo dal naso. Se ne prendo 6 beneficio di una doppia offerta. 6 quadernoni ad anelli a 10 euro, è incredibile! Alla fine mi accontento di 3, che porto in cassa senza nemmeno sceglierli. Ci hai ripensato? Rivuoi la tua stazione? Il padre ciccione accenna un faticoso sorriso, ma è simpatico eh! No, è che uscendo mi sono imbattuto in questa vostra offerta ed è davvero una di quelle che non puoi rifiutare. 3 quadernoni ad anelli a 5 euro, pazzesco! Mentre esulto ondeggio pure corpo e testa. Immagino di sembrare colpito da una scarica elettrica, e invece sono solo eccitato. L’uomo e il ragazzo non capiscono la mia emozione, ma cosa ne vogliono sapere loro, che maneggiano quelle meraviglie tutti i giorni per 10 ore al giorno. Mi sorridono imbarazzati, ma perché? Ho usufruito della vostra offerta, mica mi sono messo a ballare la lap-dance all’ingresso della cartoleria, voglio dire. Eh sì. Sono carini e… convenienti, mi asseconda l’uomo. Utilissimi pure, sì sì! aggiunge il figlio. Carini, convenienti e utilissimi… Tornato a Villa Madre scopro che ne ho presi 2 uguali con in primo piano il culo rosa spelacchiato di un Macaco, sulla copertina dell’altro sta appollaiata una tarantola gigante che mi guarda minacciosa. Hanno ingradito la foto a tal punto che distinguo la pupilla. A mente fredda devo dire che non sono proprio il massimo, però i separatori sono fantastici, con tutti quei colori che mi aiuteranno a discernere il reale. Mentre l’entusiasmo si spegne, lasciando il posto all’avvilimento per aver buttato 5 euro in roba che fa schifo al solo vedersi, e che non avrò mai il coraggio di riempire, arriva la solita chiamata a sorpresa da Milano. 02… oddio è la Feltrinelli! Faccio cadere il telefono 2 volte per terra, la batteria rimane pelin pelino e riesco a rispondere: Pronto! Eccomi! Sono qui! L’iniziale silenzio all’altro capo del telefono mi fa sentire un deficiente. Il solito entusiasmo inopportuno. Matteo Grimaldi è lei? Sì, sono io! Sono io, sì! Sì sì! Ehm. (Ok, la smetto, tanto non è nessuno che può cambiarmi la vita.) La chiamo dalla Wind. Uh, la Wind! La mia adorata Wind! Io adoro la Wind, lo sa? Bene, ci fa piacere. Fra bene e ci fa piacere inserisce un’altra pausa francamente imbarazzante. Che problema ha pure questo qui? Che mi chiamano a fare se parlare con me equivale allo sforzo di uno stitico, alla disperata in bagno? Deduco che anche la Wind la adora, perché vuole proporle di adeguare la sua tariffa All Inclusive, che al momento paga 20 euro al mese per 250 sms, 250 minuti di chiamata, internet sul telefono e chiamate illimitate verso il suo numero preferito, a All Inclusive 300. Avrà 300 sms, 300 minuti di chiamate verso tutti gli operatori, internet sul telefonino e chiamate illimitate verso il suo numero preferito, al costo di 19 euro al mese. Cioè, mi faccia capire bene. In soldoni mi aggiungete 50 minuti e 50 messaggi al mese, facendomi pagare un euro in meno? Esatto signor Grimaldi! Non credo alle mie orecchie. Certo che accetto l’adeguamento, signor Wind! Riaggancio felice; da oggi in poi posso chiamare questo mondo e quell’altro, quindi lasciatemi in privato i vostri numeri di telefono e ci faremo lunghe chiacchierate dei nostri problemi e dei nostri guai. E poi perché in soli 5 mesi la Wind mi avrà pure ripagato del bidone del culo del macaco.
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