In libreria. Do un’occhiata alle copertine dei quotidiani. Molte raccontano L’Aquila. Il 6 aprile ci vuole una risata, ma di quelle esplosive, penso. Ed è in quel momento, proprio in quello che entra il mio eroe settimanale. Il piccolo Antonio.
– Mamma, me o compi?
– No dai Antonio, ce l’hai già.
– E questo me o compi? – domanda stendendole il diario di Violetta.
– No Antonio, quello è per le bimbe. Le femmine!
– E questo me o compi?
Stavolta ci prova con la pallina antistress.
– Antonio, non sei tu che sei stressato. Ma io! Appresso a te! – esclama la mamma alzando il tono di voce.
– Dai Antonio, che ora andiamo al negozio di ieri e compriamo un’altra maglia colorata – interviene il padre.
Ed è là che il piccolo Antonio dà il meglio di sé e mi fa dimenticare per un attimo L’Aquila, il 6 aprile e il terremoto.
– Un’anta maglia?!? No papà compami un’anta mamma!!! Peffavore!!!
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