In libreria. Sorridente. Occhialetto rosso. Sui 50. Donna.
– Vorrei un libro.
– Sì, è nel posto giusto, carissima signora! (-.-“)
– Ecco, per fortuna! – esclama come se si sentisse davvero fortunata. Di lì a qualche istante avrei capito che di fortuna ce ne sarebbero volute tonnellate. – Rizzoli!
– Sì… (Non le è stata insegnata la formulazione della frase classica: soggetto, verbo ed eventualmente complemento?)
– Il libro di Rizzoli! Non mi chieda il titolo però che ho una memoria di ricotta.
– E si ricorda qualche altro indizio? Tipo l’autore…
– No no – dice attraversata da un brivido di ribrezzo. Come se gli autori le facessero schifo. Come persone.
– La trama magari, così provo a fare una ricerca incrociata…
– Sì! – chiude gli occhi. – Parla di una storia d’amore… d’altri tempi. Mi ricordo che è ambientato… ora non ricordo la città, ma era fuori Italia!
– Signora, per individuarlo è un po’ poco sapere che l’ha pubblicato Rizzoli… e basta.
– L’ha pubblicato?
– (…) Sì, l’ha pubblicato. O almeno è ciò che mi sta dicendo lei! Che é un romanzo Rizzoli!
– Ora mi sta facendo venire il dubbio. E se Rizzoli fosse l’autore? Può essere?
– (…)(….. ….. .. …..) (Io non ce la posso fare!)
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