Mia sorella ha portato a casa una cagnetta e l’ha chiamata Zion che si pronuncia Zaion che sarebbe la città di Matrix, quella al centro della Terra. Zion ha un mese e mezzo e la lingua spugnosa e tiepida che quando ti lecca sembra che ti avvolga, non voglio pensare alla sensazione che mi darà la medesima leccata quando avrà un anno o due e la lingua sarà grande come uno straccio da cucina. È molto elegante, la signorina, ha pure lo smalto alle unghie che sono bianche e alcune nere, come i cuscinetti sotto le zampe che sono rosa e alcuni neri, però piange tanto che questa casa la notte sembra abitata da uno spettro. Le abbiamo messo un cesto con un cuscino che lei usa sì, ma come scalino per raggiungere il divano e là si addormenta.
Mia madre era partita con lo stabilire una serie di regole fondamentali per garantire alla cagnetta una convivenza civile con la sua psiche di casalinga disperata fra cui: Il cane non deve salire sui divani perché quando avrà il diritto di raggiungere il salotto non possiamo rischiare che con le zampe strappi la pelle verde del grande divano, orgoglio della villa. Ebbene, regola depennata. Zion può salire dove vuole, pure sui letti, l’importante è che non la si perda neanche un attimo di vista se no si accuccia e piscia e caca. La fa a tradimento. Sarà perché, come è giusto che sia, non vuole essere guardata mentre cura le sue faccende più intime.
Italia e Nerozza l’hanno accolta con grande affetto. Le mie tartarughe acquatiche che insieme a me compiono gli anni e son vecchiotte loro che spegneranno 4 candeline, io 29, ma si parlava di loro che son vecchiotte non di me che una bambina mi ha dato 20 anni e un bambino 1 anni (tralasciamo quello stronzetto decenne che me ne ha dati 39 che era di sicuro ubriaco) la vogliono dolcemente mangiare. Appena si avvicina all’acquario loro avanzano minacciose scambiandola probabilmente per un bastoncino vitaminico gigante. Ed è proprio la sua forma smagliante (a salsiccia) che le ha fatto guadagnare subito subito il titolo di Miss Magrezza.
Il rapporto che ha stabilito Iker finto labrador con lei è vicino alla rassegnazione passiva. Si fa fare di tutto e indietreggia per paura di farle male. Si abbandona a terra con la salsiccia che gli tira le orecchie e gli salta addosso e gli lecca la faccia mentre lui socchiude gli occhi e talvolta sbuffa. L’altra sera dev’essersi rotto i coglioni pure lui se a una certa è uscito dalla sua cuccia, si è avvicinato alla serranda del garage e dall’esterno ha lanciato due wof woooof! ma due di numero, poderosi e convincenti che l’hanno fatta ammutolire e non ha pianto più. Quella è stata l’unica notte della scorsa settimana in cui ho chiuso occhio.

5 risposte a “Io sono Zion, piacere!”

  1. Matteo

    La seconda che hai detto! 🙂

  2. Avatar Teo
    Teo

    vi fa dormire ora? O vi siete rassegnati?

  3. Matteo

    Pia, grazie. Spero che anche per te sia stata una buona giornata!

  4. Avatar piadellamura

    bellissima! buona giornata

  5. Avatar Roberta
    Roberta

    aggiungi che la bestia è un incrocio tra cane corso e dogo aregentino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ZION TI AMIAMOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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