Carlotta Pistone recensisce Supermarket24 per il portale Mondo Rosa Shokking.
Un libro divertentissimo che rivela, attraverso lo sguardo attento e i pensieri pungenti del protagonista, il dietro e il davanti alle quinte di un supermercato cittadino
Luca Sognatore, personaggio nato dalla penna del giovane scrittore Matteo Grimaldi e protagonista del suo originale e divertentissimo romanzo Supermarket 24, raccoglie in sé un agglomerato esplosivo di caratteristiche tipiche della gioventù moderna.
All’interno di una dimensione che vacilla tra il reale e il tragicomico, Luca vive con una punta – nemmeno troppo velata – di cinismo le difficoltà, i dubbi, i drammi e i paradossi che riguardano il mondo del lavoro, ed in particolare le possibilità lavorative, spesso poco entusiasmanti, che vengono offerte oggi ai ventenni, soprattutto a quelli non troppo propensi a dedicarsi alla carriera universitaria.
Sostanzialmente il contenuto di Supermarket24 si può evincere fin dal titolo: si tratta infatti del racconto dettagliato delle 24 ore trascorse da Luca Sognatore nel variegato mondo del supermercato Spesa Più, il quale stufo di essere schiavizzato in una trattoria di quart’ordine, ha deciso di tentare una nuova strada indossando la veste di commesso in prova del reparto ortofrutticolo.
Una trama in apparenza poco interessante.. In apparenza. Perché bastano le prime pagine del romanzo per scoprire che si tratta di una lettura tutt’altro che banale, grazie al tono e allo stile narrativo scelto dall’autore che lascia al suo protagonista l’incarico di raccontare in prima persona l’insolita giornata passata in mezzo a frutta e verdura.
Attraverso lo sguardo di Luca e direttamente dalle sue parole, nonché dai suoi pensieri a dir poco impietosi e destinati a stroncare chiunque gli capiti sotto tiro, il lettore viene a conoscenza della quotidiana routine che anima il dietro alle quinte di qualunque supermercato, con tutta la troupe di dipendenti al completo, personaggi che lui descrive, analizza e puntualmente critica. Dalla bella Andrea, “la” sua responsabile mozzafiato ben disposta ai facili compromessi pur di tenersi stretto il lavoro. Alla bruttissima Sonia che trabocca di astio e gode delle sfortune altrui. Passando per Manola che tutti i giorni, cimentandosi in mosse da gatta in calore, cerca senza successo di attirare l’attenzione del Lurido, proprietario dal chiosco che li sfama nella pausa pranzo. Fino all’infelice Lory, una brava donna che potrebbe da un momento all’altro esercitare le sue doti di esperta macellaia a scapito del pessimo ex marito.
Insomma una carrellata di casi umani ulteriormente arricchita dall’entrata in scena dei clienti di Spesa Più, la creme della creme dei rompiscatole che ogni giorno, da che mondo è mondo, sembrano darsi appuntamento nei corridoi dei supermercati e mettersi d’accordo per tormentare con richieste assurde i già sufficientemente frustrati commessi.
Luca intanto osserva, ascolta e subisce praticamente in silenzio, mentre la sua vocina interna annienta senza pietà, sforna giudizi malevoli, ipotizza atroci atti vendicativi contro tutti coloro che si dimostrano insensibili, maleducati, superficiali o pazzi, ossia contro il novantanove percento delle persone con cui ha modo di entrare in contatto nel suo nuovo ambiente lavorativo.
Ed è proprio questa vocina tanto impertinente e velenosa, quanto fonte di verità innegabili, a rendere così comico, pungente e realistico il romanzo, perché fa davvero ridere e svela apertamente, senza troppi giri di parole, quello che in fondo ciascuno pensa degli altri, ma che nella maggior parte dei casi si ritiene opportuno non rivelare.
L’articolo originale lo trovate QUA. Sono molto grato a Carlotta.
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