Per poter esprimere un parere utile sul nuovo Kindle, ho atteso di completare la lettura del mio primo libro digitale, ‘I love shopping con mia sorella’, che non è proprio quello che si definisce comunemente un mattone. L’ho acquistato sul kindle-store per 3 miseri euro e 99 centesimi. È il quarto episodio della celeberrima serie. Speravo di ridere tanto, come nei precedenti almeno, e invece ho riso poco, e spesso per forza. In dubbio se acquistare il prossimo, visto che i 9 euro digitali non è che siano così invitanti, inizio ‘Dalla parte di Swann’. È il primo dei 7 volumi di cui è composta l’opera attraverso la quale il signor Marcel Proust ha deciso di lasciare un segno indelebile nella storia della letteratura di sempre e di ogniddove, ‘Alla ricerca del tempo perduto’, acquistata nella sua interezza per 4 euro e 99 centesimi, contro i 21 dell’edizione cartacea di Newton. La velocità con cui procedo, pure nella lettura di un testo che merita la calma dovuta alla comprensione piena, mi convince che l’acquisto del Kindle sia stato uno dei più azzeccati, sicuramente degli ultimi anni, ma forse della mia vita, almeno di quelli fatti con i soldi miei. Ehm, comunque, prima di entrare nello specifico del dispositivo – giuro che stavolta lo faccio – voglio farvi assaporare un po’ del Proust che sto scoprendo come un bimbo davanti a un’avventura, alle porte di un mondo popolato di draghi, principesse da salvare, eroi e tesori, inestimabili come le pagine che mi è capitato di leggere criticate da chi: Proust mioddio proprio non lo reggo!
Abbiamo bussato a tutte le porte che si aprono sul nulla, e alla sola attraverso cui è possibile entrare, e che invano avremmo cercato per cento anni, ci sbattiamo contro senza saperlo, ed essa si apre.
Ho desiderato ritrovarmi attorno al tavolinetto di metallo, sulla veranda della casa della zia Léonie, in una tiepida serata di Combray, a discorrere col signor Swann, ammaliato dalla sua personalità molteplice e distante. Così, tanto per dire che Marcel Proust non scriveva proprio come Fabio Volo, ecco.
Cerco di rispondere alle frequently asked questions, meglio conosciute con la sigla FAQ. Sono le domande ricorrenti, le prime curiosità che un utente vuol soddisfare prima di fare il grande passo di acquistare un dispositivo Kindle, attualmente in vendita a 99 euro solo su Amazon.it, a partire dalle osservazioni dei criticoni a prescindere (gran brutta categoria di cui io stesso facevo parte, e quindi mi riesce facile leggergli il pensiero).
– Cominciamo da quella fondamentale: “Io proprio non ci riesco a leggere testi lunghi su un monitor. Dopo un po’ mi bruciano gli occhi e mi fa male la testa”. Allora, il Kindle è nato per leggere e basta. Non telefona, non invia sms, non fa il caffè né stampa alcunché. Non si può utilizzare neppure per stabilizzare un tavolino traballante, cosa in cui riesce benissimo un bel tomo di pagine di carta. Sulla base di questa osservazione, se qualcuno ha realizzato un dispositivo che fa solo e soltanto una cosa, cerchiamo di concedere almeno il beneficio del dubbio alla possibilità che faccia la tal cosa benissimo. È normale associare il concetto di lettura su schermo, all’esperienza che quotidianamente facciamo col nostro PC, che utilizziamo per svariate ore consecutive. Questo ci induce a pensare che leggere su Kindle stanchi, perché anch’esso con un monitor. Invece proprio per niente, perché Kindle utilizza una tecnologia che si chiama E Ink, detta anche carta elettronica. È una tecnologia di display progettata per imitare l’aspetto dell’inchiostro su un foglio. A differenza di un normale schermo, che usa una luce posteriore al display per illuminare i pixel, l’e-paper riflette la luce ambientale come un foglio di carta. Con Kindle potete leggere ovunque, anche al sole, senza riflessi sullo schermo.
– “Sì, ma il profumo della carta, la sensazione di sfogliare le pagine. Io sono un tipo romantico!” Che vi devo dire, pure io lo sono. Eppure non mi dispiace per niente rinunciare a quintali di carta, come credo non dispiacerà alle nostre foreste, né a dover fare 6 mesi di pesi in palestra (come i pollici del monitor) per poter sostenere l’edizione cartacea del Signore Degli Anelli, che devi pure stare attento a dove l’appoggi, se no sfondi qualche tavolinetto. È uno dei tanti bei libri grandi che mi piacciono e che, quando vado in vacanza, mi occupano un terzo della valigia e, all’aeroporto, fanno la loro parte nella conta del peso del bagaglio. Il Kindle pesa 170 grammi, più leggero di un tascabile. È spesso come una matitina, sta facilmente nella tasca sul didietro dei jeans e contiene fino a 1400 libri (2 GB di memoria totale).
– “Sì, ma come ce li metto i libri dentro? Io e la tecnologia siamo proprio agli antipodi!” Nemmeno io sono uno scienziato, eppure non ho avuto alcuna difficoltà ad acquistare 18 titoli nei primi 15 giorni di utilizzo del Kindle, spendendo tanto quanto una prima edizione qualunque, presa in libreria. Potremmo dire 18 libri al prezzo di 1. Il meccanismo è molto semplice, praticamente fa tutto lui. È dotato di Wi-Fi integrato; quando siete nel raggio d’azione di una rete, potete collegarvi al negozio virtuale e comprare i libri che volete. Potete acquistare anche dal sito Amazon.it e, in meno di 60 secondi, vi ritroverete i libri sulla home del vostro dispositivo, proprio grazie alla connessione. Non avete bisogno di cavetti, fare trasferimenti. Il libro passa dallo store, direttamente sul vostro Kindle.
– “Poi mi trovo in strada e mi si spegne nel bel mezzo della lettura. Tanto si sa che le batterie di questi cosi durano pochissimo.” Questo è secondo me un altro punto che fa di Kindle un oggetto perfetto nel suo genere. La durata della batteria oscilla fra i 20 giorni e il mese intero. Sì, potete leggere per un mese con una sola carica. Questo è dovuto alla tecnologia a bassissimo consumo energetico. Una carica completa richiede approssimativamente 3 ore con il cavo USB connesso al computer.
Altre caratteristiche sfiziose:
– Non si surriscalda mai.
– Ha un pulsante che permette una semplice navigazione sullo schermo per selezionare parole, sottolineare frasi, o cercare definizioni sul dizionario. Quindi niente più impronte digitali sullo schermo, dovute all’uso di un touchscreen abusato e che al Kindle non serve.
– Ha 8 grandezze regolabili dei caratteri. Si può aumentare la grandezza del testo semplicemente premendo un pulsante.
– Ha un dizionario integrato con ricerca istantanea. Kindle vi permette di cercare immediatamente la definizione senza dover abbandonare il libro: basta selezionare la parola con il pulsante di navigazione e la definizione viene visualizzata automaticamente in fondo allo schermo. È comodissimo.
– Si possono aggiungere note, oppure sottolineare dei passaggi che Kindle memorizza in un file, all’interno del quale conservare gli estratti che vi hanno più emozionato dei libri che avete letto e amato.
Considerato che fra poco mi toccherà spezzettare questo post e distribuirlo in edicola a puntate, facciamo che basta così. Io non ho ancora trovato aspetti negativi nel Kindle, se ne avete qualcuno da raccontarmi, fatelo pure. Altrimenti compremus et adoremus Kindle!
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