Quella che pare una normale presentazione letteraria doppia invece nasconde invidie, riti oscuri, istinti omicidi latenti. Queste le scottanti rivelazioni che ho fatto ai microfoni di SoloLibri.net e, se io fossi in Luca Sacchieri, mi preoccuperei!
Matteo Grimaldi ci segnala la Sua prossima presentazione del libro “Supermarket24” a Roma e ci racconta la lunga strada da aspirante scrittore fino alla pubblicazione di due libri, entrambi rigorosamente senza contributi e con diverse ristampe sulle spalle. Un dietro alle quinte di come sia nata questa presentazione raccontato qui per noi da Matteo…
Ciao Matteo. Dopo molte peripezie, il tuo primo romanzo raggiunge anche la capitale! La tua sarà una presentazione doppia con un altro scrittore, che non conosciamo. Che ci puoi dire di lui?
Venerdì 3 dicembre presenterò a Roma (Caffè Letterario Mangiaparole – Via Manlio Capitolino 7/9 (Metro Furio Camillo) ‘Supermarket24’, insieme allo scrittore Luca Sacchieri che invece parlerà del suo ‘Boing Generation’.
Di Luca Sacchieri ho un’intera storia da raccontare! Me lo ricordo quando a diciotto anni vinse un concorso letterario col suo primo romanzo ‘Tributo a un ragazzo che come me’. Me lo ricordo perché io di anni ne avevo uno in più e lo invidiavo a morte. Scrivevo storie deliranti, piene di avverbi e paroloni desueti e orrendi, abusandone per convincere lo sfortunato lettore delle mie somme qualità. Non solo nessuno mi premiava, ma qualche amicale editore mi prendeva pure a male parole, invitandomi a cambiare mestiere. Nel frattempo, il ragazzo prodigio Sacchieri pubblicò il secondo romanzo ‘C.H.A.T’ con la Fermento e io continuavo a scrivere di stragi di condominio e a implorare chiunque di leggermi. Niente, non c’era verso di riuscire a farmi pubblicare neanche una parola, una sillaba. C’è mancato poco che realizzassi un bambolotto voodoo con qualche pezza dei suoi jeans o una sua ciocca bionda e sfogassi il mio rancore traforando la spugna con uno spillone… ZAC, ZAC!
E poi come è continuato il tuo percorso di aspirante scrittore fino alla pubblicazione del tuo primo libro di racconti?
Con il tempo le cose cambiarono. Cominciai a pubblicare racconti in antologie, cinque poesie, finché non avvenne il miracolo e nacque ‘Non farmi male’. Grazie all’affetto – più compassione, direi – dei lettori della Stanza del Matto, che allora toccava picchi di contatti giornalieri vertiginosi, il libro raggiunse la terza ristampa. Mollai il monitoraggio silenzioso di Luca Sacchieri per dedicarmi alla scrittura e a tutti i nodi irrisolti della mia vita. Poi c’è stato il terremoto de L’Aquila (dove vivo) e, dopo una travagliata agonia editoriale, riesce ad uscire ‘Supermarket24’.
Terminata la fase “invidia”, quado hai ritrovato sulla tua strada Luca Sacchieri?
Per caso quest’anno, quando scoprii il suo ultimo romanzo ‘Boing generation’ nel catalogo della casa editrice romana ‘Edizioni della Sera’. A caldo mi venne voglia di tirar fuori dal baule degli oggetti dimenticati il bambolotto voodoo, dargli una scrollata dalla polvere e riprendere il rituale, perché lui è sempre un libro avanti a me. Invece, ho avuto modo di conoscerlo e scoprire un bravo scrittore e un ragazzo che ragiona bene, simpatico e stimolante. Quando gli ho raccontato della mia giovanile ossessione nei suoi confronti, si è messo a ridere, non sapendo di aver avuto uno stalker alle calcagna.
Come è nata l’idea di una presentazione doppia?
La buttammo lì: “Facciamo una presentazione insieme a Roma?”. Luca venne a L’Aquila per incontrarmi, parlare di libri, (non soltanto dei nostri, che intanto ci eravamo scambiati), farci venire mezza idea su come realizzare la presentazione (che alla fine non è venuta), e vedere la situazione odierna della mia città. Non si aspettava di trovarla così: ferma, silenziosa, arresa. Fuori di qui dicono che è tutto apposto, che L’Aquila è stata ricostruita. Berlusconi parla di miracolo aquilano e buona parte dell’Italia ci crede finché gli occhi non vedono. Non è possibile modificare le immagini che gli occhi catturano: quelle nessuna campagna mediatica o elettorale, nessun telegiornale, nessun tono di voce può stravolgerle, perché io ai miei occhi ci credo e come me Luca Sacchieri che ha voluto non fidarsi delle parole dei potenti e camminare queste strade obbligate, per poi raccontare attraverso il suo blog (http://lucasacchieri.blogspot.com/), senza filtri, dai suoi occhi.
Hai letto “Boing Generation”: dacci un anticipo di cosa ne pensi…
Leggendo ‘Boing Generation’ scopro che intanto io sto attraversando proprio la fase dei protagonisti del libro. Potrei salire su un’automobile a caso e mettermi in marcia verso il niente, purché sia lontano da qui e da quello che faccio tutti i giorni per necessità. La cosa mi incuriosisce e preoccupa allo stesso tempo: non è detto che a un certo punto non scappi sul serio. Poi scopro che Luca Sognatore, il protagonista del mio ‘Supermarket24’, potrebbe tranquillamente trovarsi in macchina con me, o con i ragazzi della generazione Boing, che si costruiscono una corazza che li difenda dai fallimenti, che saltellano senza mai trovare un pezzo di terra su cui mettere radici, che scappano senza marsupio perché finora non hanno trovato niente di fondamentale da portare con loro.
Non ci resta che ripetere tutti i dati per vederti dal vivo e ricevere il tuo invito…!
L’appuntamento è per Venerdì 3 dicembre alle 21.00 al caffè letterario Mangiaparole, in via Manlio Capitolino 7/9, fermata metro Furio Camillo. Oltre a me, ci saranno Luca e il suo editore Stefano Giovinazzo e, si vocifera, qualcosa di simile ad un aperitivo per tutti i presenti. Siateci pure voi.
Ecco l’invito all’evento su Facebook: http://www.facebook.com/SoloLibri.n…
Ringrazio Rachele Landi e l’articolo lo trovate pure laggiù.
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