Linda mi ha fatto scoprire Peter Cameron, l’autore di Un giorno questo dolore ti sarà utile, e quel libro si è trasformato nella mia droga. Il fatto che mi trovi a pagina 177 di 206 m’intristisce. Quasi quasi mi metto a piangere, seguo l’esempio del mio corpo che suda senza motivo. Dev’esserci un valido motivo anche per sudare, non si può uscire di casa e sudare senza farsi una corsa sul lungarno o una partita a tennis o  12 serie di addominali. Invece qua sudi punto, e le parole di Niccolò non sono per nulla rassicuranti: “Sentirai il caldo di agosto!”.
Ieri pomeriggio sono andato a rasarmi la boccia. Ad accogliermi una donna grassa che fumava fuori la botteguccia. Sputacchiando il fumo: “Prego?”. “Sì, ehm, volevo tagliarmi i capelli!” (Ma va?) (Va be’, che dovevo dirle, scusate? Da quale altro possibile accadimento uno dovrebbe essere spinto a varcare la porta di un barbiere se non quello di rifarsi il taglio?) “Sì, fra dieci minuti va bene?” Un uomo, che dall’indifferenza che le dimostra direi il marito – sembra quasi che non esista per lui, eppure è non poco grassa, voglio dire, e pure rumorosa – è intento a far sembrare una circa quarantaduenne una liceale di quelle che fanno jogging col walkman, e glielo dice pure la figlia di 12 anni che coi capelli così sembra una liceale. La donna si mette a ridere, di quelle risate che trattengono una celata soddisfazione. Non lo sa nessuno, ma sembrare una liceale era il suo scopo quando ha deciso di mettersi in mano al marito della cicciona che continua a sfoltire quel caschetto, che a Caterina Caselli poteva anche star bene, ma non è di certo lo strumento più convincente per trasformare una quarantaduenne in una liceale. La cicciona fumatrice – poi si è rivelata simpatica, quindi mi pare brutto chiamarla cicciona, però ce la continuo a chiamare scusandomi, ecco – mi fa accomodare al lavaggio. In sequenza mi congela, mi ustiona e mi ricongela il cranio e la fronte e pure le sopracciglia, e urlando continua la discussione su X-Factor che sta tenendo da un po’ con la finta liceale che andrà lì da una vita passata a sperare di sembrare una liceale. “Ma chi pensi che lo comprerà il CD di Matteo Beccucci?” “Quelli che hanno comprato quello di Giusy Ferreri!” “Ma che c’entra Matteo Beccucci con Giusy Ferreri?” (Oddio, ti prego, chiudi il rubinetto della lava! Tra l’altro mi ha sempre affascinato e incuriosito l’argomento: Metti una mano nella lava e scopri che succede. Ora stai per scoprirlo, Matteo, cosa succede, con la faccia, non col braccio, però.) Chiede a me la stessa cosa e io: “Non so che c’entrano Giusi Ferreri con Matteo Becc… (chi?) “Lo sai che il nuovo singolo di Giusy Ferreri gliel’ha scritto quella che cantava What’s up?” “No… ahia!” “Che succede?” “No niente, nel senso che: ahia, mo’ so cavoli per gli altri cantanti che sperano di vendere tanto quest’estate!” (Ahia, la mia pelle si sta sciogliendo come plastica tra le fiamme, altro che cantanti ed estate!) Quando mi ha detto che le dovevo solo 10 euro ho pensato che di lì a un istante le vedessi comparire un sorrisetto maligno prima di sentirla pronunciare: “C’hai creduto, eh?” e invece erano davvero soltanto 10 euro. Si fottesse il checca-barbiere dove andavo a rasarmi a L’Aquila che me ne spillava 13 a botta. Questa città mi piace sempre di più. I love.
Due comunicazioni. Numero 1: ieri ho comprato il CD di Domani 21/04/2009 i cui proventi, ricordo, andranno tutti alla ricostruzione del conservatorio e del teatro aquilano, fatelo anche voi. Costa soltanto 5 euro e contiene la canzone sia in versione strumentale che con l’arrangiamento completo, e pure il video.
Numero2: prima di provare ad alzarmi e affrontare un pomeriggio fiorentino con l’aria che supera di gran lunga i 30 gradi, che se penso di prendermi un gelato si scioglie anche solo l’idea, vi segnalo l’uscita della nuova intervista di 4 chiacchiere (contate). Questa settimana incontriamo Tosca Pagliari, autrice de Le foto salvate. Una storia toccante, di spessore, sull’origine delle emozioni, su quanto spesso si tende a dimenticare da dove è partito tutto, il nostro passato, quello dei nostri genitori, della nostra terra. Elementi, questi, che hanno contribuito in silenzio, ma in modo determinante, a renderci quello che siamo.

6 risposte a “Ciccione fumatrici e liceali quarantaduenni”

  1. Avatar matto81

    gogan, io ho lasciato il rasoio a L’Aquila, insieme a tante altre cose (tipo le mutande) che recupererò la settimana prossima che torno.

  2. Avatar Gogan

    ahahah io la boccia me la sò fatta 2 giorni fa da solo..adesso sudo un pò di meno!

  3. Avatar matto81

    raldi, è un barbiere fortunato.

  4. Avatar Raldi

    10 euro… O.o ma qui a Milano solo se vado dai cinesi a farmi tagliare i capelli spendo così!!! Anzi forse ne spendo già di più!

    Meno male che io non ho bisogno di tagli particolari e dando una macchinetta in mano a mia madre ho una rasata a gratis!

    Comunque: “Sentirai il caldo di agosto!”

  5. Avatar matto81

    iosempreio, pare sia il suo capolavoro quello là. L’ho comprato anch’io.

  6. Avatar iosempreio

    Non avevo mai sentito nominare Cameron, ma proprio nei giorni scorsi, per puro caso, ho comprato un suo libro. Quella era dorata, mi pare si chiami. Ma non l’ho ancora iniziato, a quanto pare promette bene.

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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