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Davidormi, mi sa tanto che gli editori che stanno rispondendo ai miei disperati appelli non sono altro che i tuoi pornocricetini assetati di sangue. PAURA! O_o
meglio decisamente la tattica delle 5 euro e 20..o delle cosidette 5 confezioni di acqua guizza (anche io sono un suo tenace consumatore….) sperando sempre che aggiornino gli indirizzi…Comunque è davvero allucinante che uno debba comprarsi 300 copie del proprio libro!!! e soprattutto che debba sborsare tutti sti quattrini…3000 euro!!! mah…caro matto…vado all’In’s a fare un pò di spesa…qui mi sono rimaste solo scatolette di tonno e pornocricetini surgelati…spero davvero che un giorno tu riesca a trovare un editore in gamba e soprattutto che beva acqua Guizza!!! ciaociao
Elfkoenig, forse ignori che lo stipendio all’editore non deve pagarlo l’autore, ma le vendite del libro. La percentuale che l’editore prende sulle vendite è circa il 90 per cento lasciando all’autore il restante scarso 10. Un sano mercato farebbe sì che l’editore investisse su stampa e distribuzione e guadagnasse poi sulle vendite. Se fosse come dici tu, all’autore converrebbe rivolgersi ad una tipografia; pagherebbe molto meno.
Bene Ale, ora che ci siamo ribeccati diventerò il tuo incubo. 😀
ma scusa un editore deve pure guadagnare qualcosa.
Allora 2000 copie copertina da 250 4+4 interno in 1+1 su patinata opaca da 90 (grammi)
Brossura cucita saremo intorno all’euro copia.
mille300 quindi forse qualcosa in più tipo 1.15 euro
milletrecento copi sono circa 1500-1600 euro
Se fai la legatura fresata a caldo e la carta uso mano scendi a 1200
Impianti 150 euro
Locandine e pieghevoli 4+4 trecento euro (stampa in piano)
Quindi 1200+150+300=1650
Spese varie 20%
diciamo per complessivi 2000 euro.
Tu gliene dai 3000 pare giusto
Ciao!
Bene, e tu? Quanto tempo!
Ale
m, l’affogato costa tre euro e cinquanta, quindi con due o tre cucchiaini in più stiamo a cinque e venti. Oh, ma ti devo sempre spiegare tutto! 😀
…uè cicci…a casa m la paghetta settimanale e/o mensile…MAI ESISTITA!!!…….sempre lavorato…..oh ma ke affogato ti fanno ke costa 5,20??? ah..forse sono i cucchiani ke costano…anke te! prendine solo uno no!
m
Elly, hai fatto benissimo ad andartene al mare! Buon pomeriggio anche a te. Io riprenderò a studiare… Qualcosa! 😛
Perdonate, oggi sono mancata a svegliare la Stanza ma appena il sole è sorto e si è scaldato un pò sono scappata al mare! 😀 Quindi sono giustificata…
Domani dirò ai miei che devono passare da queste parti
…ahuahuahuah
BUON POMERIGGIO èh! 😀
Eh appunto. Siamo d’accordo allora. 😀
Non so se quella di Moravia è una favoletta, ma nessuno me l’ha raccontata… è un ricordo di un esame universitario su Moravia di tanti anni fa…
Io, sono un autore comico-umoristico e ho sempre creduto nelle cose in cui scrivo
Il mio primo libro a pagamento “Niente di nuovo sotto l’ombelico” rifiutato da tuute le grandi case editrici “Mirco Srefanon e chi lo conosce!”
l’ho pubblicato con una piccola ma seria casa editrice “Nuova Dimensione” (ora a distibuzione nazionale) …
Sorpresa… il settimanale del Corrire della Sera ha pubblicato un’intera pagina dei mie aforismi
Comix, allora rivista, mi ha chiesto la collaborazione…
Una compagnia teatrale ne ha tratto un recital…
Non è bastato a farmi trovare un editore e ho continuato a pubblicare altri due libri a pagamento
Grazie ai quali ho conosciuto un duo comico i Papu (tra l’altro hanno presentato due stagioni di Colorado caffè su Italia1) e sono diventato il loro autore storico…
Ecc ecc…
Sì, io sono stato fortunato ad incontrae un picclo editore molto disponibile, a bassa prezzo che confeziona e segue veramente dei libri che sono davvero belli anche ad avere in mano…
ciao!
Gloutch, tre settimane per avere un libro. Non hanno una buonissima distribuzione.
Scusa. E’ Allori Edizioni.
Su ibs li trovi qui:
http://www.internetbookshop.it/ser/serpge.asp
Gloutch
Mirco, non ho detto che è scandaloso. Certo che la storia di Moravia l’ho già letta e sentita parecchie volte. E’ un po’ la favoletta che raccontano per indurti a scegliere i loro progetti. Non è affatto scandaloso, l’importante è che dietro ci sia un minimo di possibilità di crescita, di promozione e di impegno da parte dell’editore. Chi ti chiede tremila, quattromila, cinquemila, non ha alcun interesse a far girare il libro visto che si è rifatto le spese di stampa e molto di più (conosco le tariffe) proprio grazie a quei soldi. C’è da stare attenti.
La mia esperienza, sei libri pubblicati – 4 a pagamento e due a complrete spese dell’editore –
mi ha insegnato che nelle case editrici si entra perchè qualcuno di “importante” ti presenta e garantisce per te (grandi case editrici) o a pagamento (piccole case editrici)
Poi naturalmente ci sono casi fanno eccezione a questa regola
Pubblicare a pagamento non è scandaloso si è in compagnia di Svevo Moravia e altri grandi scrittori che la loro prima opera l’hanno pubblicata a pagamento
Moravia “Gli indifferenti” lo ha pubblicato a Venezia credo in un centinaio di copie e a pagamento
Io sono contento di aver pubblicato a pagamento e fatto così circolare i miei scritti… sono arrivati in posti che mi hanno dato parecchie soddisfazioni nazionali
naturalmente bisogna fare molta attenzione agli editori a pagamento
moltissimi sono delle bufale incredibili!
Ciao!!!!
Chiara, almeno ci facciamo due risate. 😀
Pyperita, conosco la anch’io la politica del Filo. Purtroppo valorizzare nuove voci costa moltissimo e nella maggior parte dei casi non porta i giusti rientri economici. Esistono case editrici che lo fanno senza chiedere contributi. Anche se poi scelgono ovviamente quei lavori molto promettenti nelle vendite. Se la gente vuole il sesso nei libri, non ci possiamo lamentare che spuntino come funghetti Pulsatille e Caroline Cutolo. O che spopolino le demenzialità adolescenziali come quelle descritte con un linguaggio per idioti da Federico Moccia. E’ questa la letteratura che oggi vuole la parte d’Italia che legge. Purtroppo è un dato di fatto. C’è un editore molto importante che sta riflettendo sulla decisione di pubblicarmi. Indovina un po’ perché? “Il suo libro è ben scritto, mi ha molto impressionato, ma vedo scarse le possibilità di vendita.” E’ la dura realtà.
Czed, l’Euro c’ha rovinato. Neanche più i preservativi ci possiamo permettere. Moccia è quella che si chiama in gergo scheggia impazzita. Uno che si è autoprodotto la prima edizione di Tre metri sopra il cielo, che sarà stata certamente molto diversa da quella che poi sarebbe diventata la versione finale di Feltrinelli. E poi – come nelle favole – è stato beccato da Feltrinelli appunto, che c’ha visto molto lungo. Anche se poi, coincidenza o no, è figlio di un notissimo produttore cinematografico. Chissà quanto questo dato sia stato rilevante per il lieto fine. Io ho letto Tre metri… e, a parte qualche passaggio molto noioso, in generale mi è piaciuto. Il secondo è orrendo. Il terzo, per ovvi motivi, non l’ho comprato.
Mamma che bello il fanculino niente male!!! da morire dal ridere!!! XD
Chiara
So per certo che il Filo chiede lo stesso tipo di contributo, perché un mio amico che ha inviato un manoscritto è stato subito contattato, e gli è stato chiesto di comprarsi le sue copie per circa 2000 €.
Naturalmente lui ha lasciato perdere.
Certo che fa veramente tristezza che in Italia venda ,e tanto, uno come Moccia, che non si può definire uno scrittore, e nessuno valorizzi le voci nuove, faccia un investimento in chi effettivamente vale.
Un po’ caro anche il prezzo della scatola di preservativi, comunque… … …
Tornando a noi, è divertente notare che se non si è Moccia o Piperno, voi scrittori siete decisamnte carne da macello, terra di saccheggio… …
Ma… visto che ti stai inimicando pezzettino dopo pezzettino tutto il territorio nazionale, altri accenti che non sopporti????
Gloutch, penso più la seconda. Parliamo sempre dei libri di noi comuni mortali. 😀
E’ capitato anche a me di ricevere un pacco della speranza causa cambio di indirizzo… sembra che sia normale per gli editori, non aggiornare i siti. Forse non vogliono pubblicare libri… chissà!
Gloutch
Elly, è incredibile, ma lo penso anch’io.
Gatto (abbrevio), non è tanto cosa farmene perché per me non sarebbe un problema vendere 300 copie. Tra librerie e presentazioni col primo ne ho vendute molte di più, parlo di quelle vendute da me soltanto. E’ che non ho voglia di alimentare un tale mercato. Se all’editore versi la sommetta di tremila euro, l’editore non ha alcun interesse a promuoverti e a far girare il libro, tanto le spese di stampa se l’è rifatte coi soldi dell’autore, con tanto di interessi. A questo punto è molto più dignitosa, oltre che economica, una tipografia.
Gab, assolutamente d’accordo.
Si è già detto tanto
e non possono audaci parole nutrire illusioni
e l’ inverno che bussa alla porta
l’ ospite reduce da un lungo viaggio
sguardi famelici implorano un piccolo assaggio di vita altrui
Prima dell’ alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi sulle rive di Morfeo.
Ci stanno accerchiando ed avanzano con passo accorto come belve in agguato
Fuggi Romeo il tempo è tiranno
non è d’ usignolo ma di allodola il canto
sguardi voraci si avventano
sul fiero pasto senza decenza
Prima dell’ alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
Prima dell’ alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
sulle rive di Morfeo…
E’ una delle canzoni, a mio parere, più belle della Consoli 🙂
…scusami, troppi ricordi.
Trecento copie a te?
A prezzo pieno? Ci sono solo due categorie di utilizzi…
Nobili utilizzi:
Hai una famiglia numerosa, molti amici, una bancarella sotto i portici nel centro?
Molto meno nobili utilizzi…
Hai molti tavoli che ciloccano da una gamba? Un sacco di scaffali vuoi? Dalle parti tue non vendono carta igienica?
Secondo il brutto (mi fido 😉 ) editore, cosa dovresti fartene? :O
ti dirò, un tempo (ma anche oggi) l’odiavo anch’io. poi però ho deciso di diventare ebete anch’io insieme ai profili ebeti. cominciando a scrivere qualcosa di insensato (anche per me).
ma forse, sarebbe molto più genuino un pacchetto di patatine, in effetti 😀
I profili sono tutti ebeti. Odio ogni volta che da qualche parte mi si chiede di scriverne uno che mi riguardi. 😀
sìsì. io vivo a Roma (come il mio ebete profilo rivela :D)
Sì Gab, a Zelig dovrebbero andare a fare i loro show. Tuscolani che vuol dire che stai a Roma?
oh, ma che simpatia, ‘sti editori -_-
coomunque, direi che i 5 euro e venti sono più che utili, fai bene, a pensarci due volte la prossima volta, caro maaattomaatteo.
per me 5 euro e venti, in genere, sono 3 pacchi di patatine ed una coca-cola ghiacciata (o quasi sempre SOLO leggermente fresca – dannati frigoriferi scrausi dei bar tuscolani), se questo può consolarti e farti sentire meno peggio di qualcun altro 😀
Grazie Gogan, mi piace leggere il tuo blog. Continua a massacrare chi se lo merita. Sempre con le parole. 😀
Questa stronza era solo la prima della lista..
cmq ti ho linkato..hai un bel blog,auguri per i tuoi futuri successi letterari..
Ciauz!
Elly, a me zero euro al mese. Belli i tempi della paghetta. Per quanto riguarda la domanda sulla dimensione dei preservativi, beh sai Elly, non parlo bene l’Italiano quindi passo oltre. 😛 L’accento siculo mi piace tanto tanto. Io adoro Carmen Consoli. 😀
uh matto un’ultima cosa e poi giuro che la smetto di intasarti la Stanza…
…che ne pensi dell’accento siculo? =Pp hihihi
Findarto comunque se al posto della b e della i metti la u ti viene qualcosa di sottolineato =Pp
Come dici?
aaaah il matto non te l’ha detto?
Ma dai perdonalo, c’ha una certa età ormai! :))
Allora…
intanto penso che c’hai la manina monca… cioè… a me danno 20 euri al mese e non mi lamento, a te quanto?? Scommetto di più eh!
E alla fine cinqueurieventi [5,20 €] te li puoi permettere, eddai!!!!!!!
😀 ok ok ho capito…
in realtà ‘sto post era un post in codice… dietro c’era il prezzo minimo per pagare il nostro “pescaiolo” emme…
giusto??
xD ahuahuah ma quanto sono bella, furba e intelligente…
…e, ovviamente, modesta…
Eccòmunque, passiamo alle cose serie e che mi interessano…
UNA SCATOLA DI PRESERVATIVI DA 6. bene, grazie per l’informazione, ma la misura ‘ndo stà???
wè voglio essere cosciente di tutto io! 😀
Si prega il Signor Matteo Grimaldi di mettere al corrente il più presto possibile la Signorina Elisabetta
Grazie per la cortese attenzione.
Saluti vari.
o.o
Indi, lasciamo stare che da quello che so io le agenzie di moda sono un’altra associazione a delinquere!
..quasi quasi spenderesti meno per farti fare un book fotografico per andare a fare il modello..
Findarto, sono i tag html. Devi far precedere ciò che vuoi ingrassare da < b > senza spazi prima e dopo la b. (Io ora li ho dovuti mettere perché sennò poi m’ingrassava tutto.) E alla fine devi chiudere il tag con < / b > sempre senza spazi. Non so se è chiaro. E, se al posto della b ci metti la i ti viene il corsivo. -.-‘
era riferito al “fastidioso accento napoletano” ma scherzavo tranquillo…ah matto mi spieghi come fai a mettere in grassetto i nomi nel commento?
Che è successo Find? :O
ah no! mi sento troppo offeso per commentare… 🙁
Anné, che tragedia! -.-‘
Io pure, io pure…odio la storia!!!Kiss..
Cora, allora sei la benvenuta! 😀
sia, anche io sono matta
Ciao,
Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…
…e tanti altri!
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