Su Facebook non mollano. In 100 mila si sono iscritti al gruppo: Berlusconi, rispondi! (che io suggerirei di trasformare anche in una fantastica suoneria tipo quella del lemure che fa: “Rispondi, ti prego, non ce la faccio più, ti prego rispondi…” che non riesco a trovare su You Tube) aperto subito dopo la pubblicazione da parte di Repubblica delle 10 domande al Premier, che chiedono chiarezza sulle vicende legate al caso Noemi. Nonostante la cifra ragguardevole Berlusconi non risponde. Ragazzi, Silvio è un uomo importante, è il Presidente del Consiglio. Ve lo immaginate in cameretta sua a fare i test di Facebook?
Silvio Berlusconi ha completato il test Quanto conosci Noemi Letizia? e il risultato è Conosci Noemi Letizia al 101 per cento. Siete in simbiosi, sei in lei e dentro di lei.
Poi.
Hanno ripescato il timone di coda dell’A-330 intero, divelto dalla base che lo assicurava alla fusoliera, ma senza tracce di bruciature né segni tipici di una esplosione sulla struttura dove è ancora ben visibile il logo della compagnia francese. Quindi l’aereo, che fino a ieri era esploso in volo, oggi non è esploso più. Si rafforza così la tesi della distruzione progressiva dell’aereo a causa di problemi strutturali e dei guasti segnalati dai messaggi. Le indagini si stanno concentrando sul cattivo funzionamento dei sensori che misurano la velocità e che potrebbero essersi ghiacciati. “Ci sono state situazioni sugli Airbus in cui questi tubi non hanno più misurato la velocità in un’area umida di bassa pressione, di turbolenza” ha detto il sottosegretario ai Trasporti francese Bussereau. L’Air France ha annunciato di aver accelerato la sostituzione di questi sensori sui suoi Airbus impiegati per i voli a lungo raggio. Questa decisione arriva dopo che, domenica scorsa, il sindacato piloti aveva chiesto al personale tecnico di “rifiutare tutti i voli non dotati di nuovi modelli di sonde”. Visti i precedenti, pensarci prima pareva brutto? Deviry, portavoce del sindacato nazionale dei piloti di linea francesi, ha aggiunto comunque che ad ora “non esistono collegamenti certi tra il malfunzionamento delle sonde e l’incidente”. Collegamenti? Qualcuno ha pronunciato la parola collegamenti? La tragedia è solo una coincidenza. L’Air France sta sostituendo tutte le sonde di rilevazione della velocità con altre nuove perché aveva voglia di fare shopping. Lo shopping, si sa, è una mano santa per l’umore, e l’Air France in questi giorni era un po’ giù di morale e così nuove sonde per tutti!
Poi.
Oggi esce il nuovo libro di Saviano, l’autore di Gomorra, dal titolo La bellezza e l’inferno, partorito in questi anni di vita segregata. Saviano racconta di aver scritto in una decina di case diverse tutte piccolissime e buie, perché quelle spaziose e luminose non gliele affittavano, in camere d’albergo senza finestre da poter aprire e senz’aria. Spesso ha scritto in caserma, mentre fuori splendeva il sole. Dedica il suo nuovo libro a chi ogni giorno fa resistenza, perché scrivere è fare resistenza (non sono parole mie). A chi ha amato Gomorra e ha permesso che diventasse un testo pericoloso, mentre consiglia ai vili, a chi si accontenta di vivere una vita rimediata e a metà, di tenersene lontani. Ora son proprio curioso di scoprire cosa succederà ai piani alti della classifica col ritorno di Saviano e il nuovo di Camilleri che ha già superato Faletti e le sue 500 mila copie della prima tiratura, che a questo punto rischiano di diventare un problemino. Comunque è bene che si sappia che Io sono Dio è un validissimo schiaccia noci e zanzare e tafani e vale anche come strumento di liberazione per gli indemoniati. Basta avanzare con una copia in mano, con passo fermo e costante verso il posseduto da esorcizzare e intimare: “Ti ordino, Satana, esci da questo corpo!” per poi apporre le 400 pagine della nuova Bibbia della letteratura italiana sulla fronte del posseduto che in pochi istanti, dopo aver frigolato un po’ a contatto con la beata copertina, lascerà fuoriuscire la demoniaca presenza sotto forma di fumo grigio da tutti i buchi di cui madre natura ha dotato il corpo umano, per rinascere a nuova vita.
Poi.
Per la terza volta da che è iniziata l’esplorazione degli oceani, l’uomo è riuscito a raggiungere il luogo più profondo di tutti i mari della Terra: la Fossa delle Marianne, a 10.902 metri sotto il livello del mare tra il Giappone e le Filippine. Ci è arrivato un robot-sottomarino di nuova concezione chiamato Nereus, oggi l’unico sommergibile in attività in grado di raggiungere quelle profondità. Nereus può esplorare i fondali in maniera del tutto autonoma, oppure essere guidato da un sottilissimo cavo di fibre ottiche che permette ai ricercatori che lo seguono di chiedergli non solo di riprendere con una telecamera e di inviare in diretta le immagini di ciò che lo circonda, ma anche di compiere una serie di importanti operazioni: come, ad esempio, raccogliere campioni di rocce in più punti o avvicinarsi ad organismi viventi per studiarli sul posto. Nereus può fermarsi e stabilizzarsi a qualunque profondità. È lungo 4,25 metri e largo quasi 2 metri e mezzo, viene mosso da motori alimentati da 4.000 batterie al litio, simili a quelle che si usano nei cellulari. È stato costruito con una forma che gli permette di volare in acqua, anziché semplicemente precipitare sul fondo, una caratteristica del tutto innovativa. Nereus è anche in grado di studiare la morfologia del suolo attraverso un sonar di bordo. Chissà se pulisce pure i tappeti e le federe dei cuscini. Altro che Kirby!
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