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Al largo hai già scelto. Il largo, appunto. Baci Violé!
si può scegliere anche a largo.
un abbraccio
😀
:*
Oddio, che è una catena? (Tremo)
Eh adesso vorrei imparare un’altra cosa. Passa da me per la ricetta 😉
p.s. come sempre non sei obbligato XD
senti che fuori piove, senti… che bel rumore.
…xke la vita è un brivido ke vola via…è tutto un equilibrio sopra la follia…
sere, incrocio le dita anch’io per te. Inizia una vita nuova. C’è sempre qualcosa di bello nel ricominciare, al di là di tutto. Grazie per averlo voluto condividere con me.
Grazie denise!
mi sono tuffato! domani vado a firmare il contratto per una nuova casa da single e metto radici…
incrocio le dita e volevo dirtelo!
semplicemente stupendo..
denise
Grazie Raffa!
stellag, grazie. Wow è una bella parola. 😀
complimenti…
in ognuno di noi ci sono una o piu persone ed è inevitabile non litigarci
wow….questa è stata la prima parola pronunciata dopo il tuo post….
bellissimo….pero sono per il tuffati,almeno non resti con il rimpianto!
Fortunello 😀
Jaku, io non sto precisamente a metà. Io oscillo da un estremo all’altro, e quindi a metà ci passo spesso, diciamo. 😀
Al largo, di notte, si muore. Te lo posso assicurare con indiscutibile fermezza.
Ma, credimi, si muore spesso anche a riva. Al punto che delle volte, mi chiedo, non varrebbe la pena comunque tuffarsi?! Fa poi tanta differenza affogare tra mille possibilità o rimanere stritolati da una sola, unica scelta?!
A metà si può stare male, è vero, ma solo nel mezzo si comprende la reale essenza degli estremi.
Tuffiamoci va…. 😉
Gode, imparo qualcosa di nuovo anch’io. 😀
Ciao Michele. Ogni tanto è necessario, per capirsi un po’ di più. Benvenuto nella Stanza!
Gianni, continuo a vestirle. A volte mi piace, altre vorrei strapparmelo dalla pelle il vestito. A presto.
Mi mancavano molto i tuoi post esistenziali. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo.
Guardarsi dall’esterno è molto complicato e spesso è duro!
A rileggerti Michele.
Se non avessi “vestito” quelle 2 anime, probabilmente non avresti scritto questo bel post.
Un caro saluto caro “concittadino”.
Gianni
soleepioggia, sei tutte le parti. Quando non si sente tra le mani il totale dominio della realtà si vacilla tra mille ipotesi.
Che bello questo post, Matteo.
E’ frequente essere divisi in due, a volte anzi io mi sento spezzettata in piccole e infinite parti, e ognuna vorrebbe guidarmi e decidere…ma io chi sono poi? sono tutte le parti? o magari nessuna? o forse posso trascenderle tutte quante e scoprire di essere ancora altro?……
mafalduzza, infatti io ora sto a metà, che non è una via di mezzo, una mescolanza di latte e caffè. E’ un giorno caffè e un giorno latte, che detto così può anche sembrare una bella cosa.
yasmina, a me questo stato si alterna all’euforia continuamente, non solo a settembre.
Anna, è come se l’estrema diversità nei modi di essere creasse attrazione. Un abbraccio a te e buona vita insieme al tuo lui. 😀
mi sembra che un equilibrio tra la stupida follia e la stupida ragione va benissimo. perchè scegliere da quale parte stare?
estremamente in linea pure con il mio mood… che è, l’inizio di settembre che porta questa malinconia diffusa? :-S
Ovunque tu voglia tuffarti, fallo! Ma fallo prima che qualcuno tolga il tappo e il mare si prosciughi! 🙂
Anch’io avevo letto nelle prime righe una dichiarazione d’amore… come quella che potrei fare io in questo momento: tu sei così, io sono in quest’altro modo…
Mi ha molto colpito questa parte
“Io entro nella vita della gente come un uragano che distrugge, per questo in tanti non mi sopportano. Sono ingombrante, rumoroso, impacciato. Tu aspetti con la schiena al muro che qualcuno ti guardi e ti chieda un’opinione”. Perchè trovo me in queste parole… e trovo lui.
Mi ha fatto piacere leggere queste righe.
Un abbraccio.
Anna
Sì, e a dirti la verità, adesso non so neanche quale dei due me ti sta rispondendo.
Oh my God! Sei Gollum redivivo?! .-)
Mary, una dichiarazione d’amore e d’odio all’altro me. 😀
All’inizio mi è parso di leggere una dichiarazione d’amore…:-) Nell’indecisione secondo me è meglio comunque tuffarsi. Vado a prendere il salvagente e torno. 😀
Pure a te!
Un dolce sorriso di buon pomeriggio!
ava&sere, è uscito da un anno e mezzo ormai, è un po’ difficile trovarlo esposto. Il modo più facile e veloce per averlo è quello di ordinarlo direttamente all’editore. Se cliccate sull’immagine di copertina nel blog vi rimanda alla pagina della Kimerik da cui ordinarlo. Vi arriva a casa in 4 o 5 giorni. Fatemi sapere e grazie!
ps2:nemmeno io!!!!!
perchè venirne fuori? tali turbamenti permettono di far vibrare le corde dell’anima e di mettere in parole emozioni toccanti.
ps: non riesco a trovare il tuo libro in edicola!
Anch’io ci penso, e ogni tanto lo scrivo. Prima o poi capiremo.
non ne ho idea… ma ci penserò… a parte il fatto che è una vita che ci penso!!!
sere, che dobbiamo fare per venirne fuori?
post altamente in linea con i miei turbamenti odierni…
Ciao,
Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…
…e tanti altri!
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