Sono passati 14 anni dalla notte del terremoto che ha cambiato la vita di migliaia di persone, non solo a L’Aquila.
Per 14 anni mi sono domandato che senso avesse tutto quel dolore, e pur trovando qualche risposta poco confortante, l’interrogativo rimaneva.
Ora, sulla strada del ritorno, ripenso a questi ultimi due anni di incontri col Violino di Filo accolto nelle scuole da centinaia di bambini curiosi, spaventati, eccitati, commossi, sorridenti.
Raccontare loro quella paura è stato un passaggio estremamente naturale per me. Ritengo che un po’ lo facessi per me, oltre che per loro. E mi rendo conto che per i bimbi è così importante che ci sia qualcuno che gli racconti la paura, qualcuno a cui credere, qualcuno di fidato, qualcuno che l’ha vissuta. E che li rassicuri, perché quando hai vicino le persone care, due buoni amici, la tua famiglia, persino la paura si spaventa e va via.
Questo, adesso, penso che sia per me il senso di quei terribili 23 secondi interminabili: raccontare la mia paura ai bambini e convincerli di una cosa in cui credo davvero: la vita può stravolgerci e, poco dopo, stupirci dalla meraviglia, come un libro speciale.
Stasera al TGR delle 19.30 su RAI3 andrà in onda un servizio sul Violino di Filo nella bella location del Parco del Castello a L’Aquila.
Grazie a Roberta Mancinelli, giornalista RAI, per aver letto Il violino di Filo e aver regalato a me e al mio libro uno spazio così prestigioso all’interno del TGR di RAI3, e grazie soprattutto per l’occasione di ricordare L’Aquila e la sua storia di buio e rinascita.
Il servizio lo trovate a questo LINK.
[L’Aquila mia sempre nel cuore ❤ ]

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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