In questo momento nel piazzale della Guardia di Finanza a Coppito si stanno tenendo i funerali di Stato per le vittime del terremoto. Il nostro arcivescovo Molinari sta consegnando le loro anime a Dio. Sta chiedendo consolazione a Dio, per chi invece è rimasto quaggiù. È uno spettacolo devastante. Tutte quelle bare. E quei fiori. Mi dispiace tanto e mi lascia inerme. I continui crolli corrispondono a imprevedibili crolli psicologici. Quello che mi domando è come si fa a dire parole così banali a volte. Prive dell’esperienza. A offrire consigli come se la vita fosse un giochino a cui poter competere in ogni luogo, come se bastasse spostare il tabellone con le casette e i soldi finti e le carte degli imprevisti e probabilità da un tavolo all’altro, in un’altra città, di un’altra regione.
“Appena avrò tempo farò visita alle popolazioni colpite dal sisma.”
Il Papa ha troppo da fare e allora ha donato degli oli e il calice che usa per dire messa.

12 risposte a “Funerali di Stato”

  1. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    sono d’accordo con tutti… io ero li.. ma la sua presenza nn è mancata (anke se sarebbe stato doveroso essere presente.) un abbraccio a matteo! spero di rivederti presto.

    N.

  2. Avatar SogniFragili

    Non credo nel Papa.

    Non in questo.

    Wojtila..avrebbe preso qualsiasi mezzo di trasporto pur di stare lì e donare quelle poche parole di conforto.

    Perchè non è facile nemmeno quello.

    Io mi auguro di non essere mai banale e di poterti regalare un minimo spiraglio di conforto.

    Ti voglio bene Mattè.

    T’abbraccio.

  3. Avatar MaryZed

    Nel Nuovo testamento c’è scritto che la fede senza le opere è morta. Non pensare al papa, pensa a chi sta dimostrando amore vero e concreto verso chi soffre! Un abbraccio e… forza!

  4. Avatar tegeget

    tra qualche giorno mio zio sarà lì con la Protezione Civile di Legnano (MI). Siamo tutti scossi da questa tragedia e stiamo facendo il possibile nel nostro piccolo, donando qualcosa secondo le possibilità di ognuno, secondo me è questo che conta, non il Papa o altro! Sii forte!!!

    Tania

  5. Avatar matto81

    Io mi chiedo che cosa (bip) abbia da fare di così importante. Si sta dimostrando molto più chiesa la gente, i volontari, i ragazzi travestiti da clown che fanno colorare i bambini, che quell’uomo.

  6. Avatar Gogan

    dalla politica c’è stata la giusta attenzione.

    chi invece doveva rasserenare gli animi (a chi ci crede) neanche ha mosso un dito,se non ci fossero le parrocchie dal Papa nessuno vedrebbe un soldo,Giovanni Paolo compreso..

  7. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    Il Papa sarebbe dovuto venire almeno per la messa, ma sai lui poverino pensa alla sua incolumita. Non preoccuparti Matteo e lascia perdere il Papa, oggi accanto a quelle bare c’era il cuore di tutti noi a stringevi forte e a dirvi che l’Italia non dimentica. Un abbraccio forte e sii coraggioso. Ti sono vicina Noemi

  8. Avatar Sposaraggiante

    Giovanni Paolo II sarebbe venuto il giorno stesso e avrebbe dato una mano…

    C’è gente che davvero non capisce e parla di restaurare chiese…

    Non ci rendiamo conto, tutto questo deve venire dopo.

    La dignità di questa gente non deve esser presa per rassegnazione: diamoci una mossa.

    Matteo, ora per me è un periodo assurdo ma tra due mesi io vengo.

    Anche solo a portare un sorriso ai bambini ma non dimentico, non esiste.

  9. Avatar veraslobosky

    Un abbraccio a te, alla tua famiglia e a tutti i tuoi concittadini!

  10. Avatar Morgana2

    se fossi fra i terremotati non ci terrei proprio a vedermelo arrivare tra i piedi nè ora nè mai. immagino che la sua preoccupazione principale sia “dove potrei alloggiare?”. Quell’uomo non è umano!

  11. Avatar matto81

    Credo anch’io. Voglio ringraziare tutta la protezione civile, e voglio ringraziare anche Berlusconi.

  12. Avatar serenestorm

    guarda… non ti meravigliare… questo papa è un alieno e lo si vede anche in questo caso!

    credo che sia i morti sia i terremotati rimasti possano farne a meno!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

Restiamo in contatto?