Apro il piccolo frigorifero giallo che illumina la cucinetta di Villa Madre e vengo assalito da un’immagine che mi colpisce come un cazzotto in un occhio. Quattro mozzarelle passite, molto passite, lasciate da mesi in un piatto impotenti all’aggressione della muffa.
Madre è a pochi centimetri da me. Non mi dà il buongiorno, non mi saluta, non esisto.
– Perché stai facendo ammuffire le mozzarelle? – oso chiedere al suo umore non tanto in vena di fare quattro chiacchiere innocenti.
Lei si volta. Lancia lo straccio contro l’acciaio brillante del lavandino. Sta per esplodere.
– Senti, non le sto facendo ammuffire, ma… STAGIONARE! E poi, dici sempre che la pizza viene acquosa. Be’, con queste verrà perfetta! E poi…
-… (e poi?)
– E poi, se non ti stanno bene i ritmi di questa casa, puoi anche andartene a vivere per cavoli tuoi, dove deciderai tu se e quando far stagionare le mozzarelle.
– …

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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