Si avvicina con passo contrito e testa semichina sul cotto tirato a lucido di Villa Madre.
– Mi sento così triste, depressa, per il giardino che sta diventando una distesa di fango e merda di cani. Non sono andata neanche a fare la visita che avevo questa mattina. Puoi chiamare il numero verde e rinviarla al primo giorno utile?
– Certo. Mi dai il foglio con i vari dati?
– Eccolo qui – risponde col braccio teso, continuando a guardare il pavimento. Io vado in camera, compongo il numero, intanto leggo. E leggo: ECOGRAFIA TRANSVAGINALE.
– Buon giorno ospedale, dicaaa?!
Oddio, ha risposto già?! Neanche il tempo di… metabolizzare.
– Ehm sì, buon giorno! Dovrei rinviare una visita medica.
– Che visita?
– Un’ecografia transvaginale.
– …
– … …
Credetemi, mai come in quel lungo silenzio che ha fatto seguito ho desiderato con ardore una morte rapida e indolore.

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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