Oh che bel Natale marcondiro ndiro ndello, oh che bel Natale marcondiro ndiro ndà. Fare a gara a chi urla e offende e umilia di più per l’intera durata dell’antipasto e dei 2 primi e dell’agnello alla brace, non è bello. Son discorsi che riusciamo a soffocare per gran parte dell’anno; perché uno debba esplodere a Natale coi parenti, io mica l’ho capito. Le conclusioni sono sempre le stesse che si radicano, e fine. Poi ci s’è messa pure la Pavesini a farmi andare di traverso la lasagna bianca che, con le lardelle penzolanti alle braccia, si agitava sul palco di San Siro sotto il diluvio universale implorando con la raucedine: Tu non lasciarmi mai, tu non lasciarmi-iii. Incancellabile tu sei… Io da mo’ che me n’ero andato. Secondo me, una mattina di queste mi sveglio e mi prende un colpo di quelli violenti perché sto in un altro letto di un’altra città e magari pure di un’altra dimensione che non preveda la mia famiglia. Uno stravolgimento potente e pure parecchio traumatico e non certo indolore, come la celebre martellata della dolce infermierina di Misery non deve morire ai piedi dello scrittore segregato in casa e costretto a riscrivere l’ultimo capitolo della saga, che la psicopatica adora, e quindi giustamente s’incazza un attimo e decide che Misery, la protagonista, non morirà. Ogni volta, a quella scena, devo coprirmi gli occhi con le mani come fanno i bambini al cinema e chiedere al vicino di avvertirmi appena è cambiata l’inquadratura. La vita cambia di botto non inteso come tempi, ma come quantità di cose che si trasformano contemporaneamente; come un’inquadratura che d’improvviso si focalizza su tutt’altro e in quel tutt’altro ci sei tu. Arriva un momento, dopo anni di ristagno, che tutti gli abiti sono logori, che il cellulare non funziona più, che le voci che senti tutti i giorni non sono quelle che vorresti sentire, che cominci ad aver paura che il lavoro che fai non sia più così temporaneo perché in quest’anno alla fin fine non hai tagliato quasi nessun traguardo e concederti un anno in più è davvero troppo. Addirittura non ti piace più l’aria (come può piacerti d’altronde?) e continui a ripensare a quella di aria, e quindi l’alternativa esiste. Quasi quasi ‘ste frasi le scrivo sul mio primo e nuovissimo moleskine (pensavo fosse femminile e invece pare di no). Ce l’avevano pure Picasso van Gogh ed Hemingway, così dice il fogliettino che ne narra la storia. Io un taccuino moleskine originale non l’ho avuto mai, però ho un quaderno fidato in cui libero e catturo allo stesso tempo i flash che mi abbagliano nei momenti più improbabili. Molto devo a quel quaderno. Qualche poesia selezionata, il racconto Cemento presente anche in Non farmi male che ha vinto un concorso nazionale e che ho visto nascere in un incubo 4 o 5 giorni prima del termine per parteciparvi, a cui continuo a ripensare di tanto in tanto e che poi ho appuntato sul quaderno prima di riaddormentarmi. La fine di Supermarket24 che tanto m’ha fatto tribolare perché non riuscivo a vedere come si potessero concludere le vicende. Continuavo a rileggere e aggiustare e a vivere con quei personaggi senza aggiungere parole nuove, a chiedermi come loro avrebbero agito, finché una notte di parecchi mesi dopo, è arrivata come un treno ad attraversarmi il volto. È uno strumento magico il quadernetto, e ora che ho il moleskine dovranno aggiungere anche Matteo Grimaldi dopo Hemingway su quel foglietto (e precipitarono le vendite drasticamente). Cose che capitano.    

33 risposte a “Oh che bel Natale marcondiro ndiro ndello”

  1. Avatar matto81

    capa, sangue, sangue sangue!

  2. Avatar LaCapa

    Sì, dai! Battaglia per difendere la femminilità del moleskine. Anzi, della moleskine!

  3. Avatar matto81

    capa, pure io la chiamavo LA, però pare sia corretto al maschile, ma se vuoi facciamo una battaglia perché a noi piace di più la moleskine.

  4. Avatar LaCapa

    Sai che è il primo anno che ho un moleskine anch’io?

    E’ il regalo che m’è piaciuto di più, questo Natale. Il quaderno che hai tu ce l’ho anch’io. C’ho scritto sopra cose diverse, però, ché se fossero state le stesse allora mi chiamavo Matteo Grimaldi e non Luisa Santangelo.

    Comunque, io il moleskine lo chiamo la moleskine e pure se sbaglio poco m’importa.

    Oh. =)

  5. Avatar matto81

    scharta, e se la prendono con me?

  6. Avatar matto81

    fffratel, più che lussuoso credo sia il diario più economico in circolazione, ha una sua storia, quello è vero.

  7. Avatar matto81

    zero, secondo me bisogna cercare meglio, perché un’alternativa c’è sempre.

  8. Avatar matto81

    Grazie amos, anche a te.

  9. Avatar scharta

    Forse sono parenti che si vedono una volta all’anno e approfittano per litigare, forse…

  10. Avatar FFFratell

    Eh il Natale è un periodo molto strano per le famiglie di molti. La mia compresa.

    P.S. Ah, un diario…anche io lo userei, se avessi la costanza di arrivare prima o poi all’ultima pagina…

    P.P.S. Cattivo, cattivo me. Non è un diario. E’ un MOLESKINE. E’ un piccolo lussuoso gadget di letterati famosi.

  11. Avatar zeroshin

    Ma quando non ti piace più l’aria e non vedi alternative, che si fa?

  12. Avatar amosgitai

    Con la speranza che abbia passato un sereno Natale ti auguro un felice 2009!!!

    AmosGitai

  13. Avatar Gogan

    bravo tienilo a portata di mano..o meglio,di letto.

  14. Avatar matto81

    m, un salutone e tanti auguri anche a te. Diciamo che la TAG insieme a un po’ di cose inutili è stata dilaniata.

  15. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    uei! passo per un rapido saluto, volevo lasciarlo nel guestbook ma dove è andato a finire?? ciaociaociaociao buone feste

    m

  16. Avatar matto81

    gogan, ma il quadernetto continua a esistere nel comodino.

  17. Avatar Gogan

    Eh i parenti..lascia stare guarda che pure i miei non scherzano!

    Vedi che secondo me funziona di più il quadernetto..

  18. Avatar matto81

    Grazie valentina, sei la benvenuta.

  19. Avatar ValentinaD

    Grazie e ricambio gli auguri fighi! Bello il tuo blog!

  20. Avatar matto81

    mirussola, hai fatto bene.

  21. Avatar MiRuSSoLa

    Non ce l’ho fatta a leggere tutto, mi son fermata alle prime 3 righe…

    Sarà il vinello che allegramente scorre in me?!?

    Mah!

  22. Avatar matto81

    venturo, più che una scelta mia è stata una scelta degli altri, quella di prenderlo come un’occasione. Un saluto a te.

  23. Avatar matto81

    vincenzo, quasi quasi la denuncio alla stazione di polizia più vicina per persecuzione molesta.

  24. Avatar matto81

    noemi, allora unisciti all’infermiera e invita, con i modi garbati che le si addicono, lo scrittore a non farla morire.

  25. Avatar matto81

    franchino, l’ho dedicato al moleskine, mica a te!

  26. Avatar venturo

    C’è chi prende il Natale come un’occasione per mangiare, chi per scartare regali, chi per fare i conti in famiglia e chi semplicemente per passare del tempo con chi si ama.

    Su questo potremmo in effetti essere d’accordo: il Natale è un’occasione.

    Un saluto!

  27. Avatar utente anonimo

    Ehehe come fai tu ad avere sempre la Pausini alle calcagna non so…

    basta spegnere il tv-color ahaha 😛

    Io me la sbrigo così!

    B.N. è passato: nn lo nomino +!

    Vincenzo

  28. Avatar utente anonimo
    utente anonimo

    natale è passato.. ed io ho la febbre.. sarà che sono allergica al natale…?? ce l’avevo anche l’anno scorso… mi serve Misery.. Noemi

  29. Avatar Franchino8

    Uhh che bello un post quasi interamente dedicato al moleskine. Uh come sono felice:):):)

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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