Non abbiamo fatto in tempo a dirlo che Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi, ha denunciato El Pais per la pubblicazione delle foto. E in serata è Berlusconi che annuncia un’azione legale anche contro La Repubblica che “ha utilizzato il trucchetto di pubblicare le foto” del giornale spagnolo (quello che sostanzialmente ho fatto io nella Stanza). “Ma vadano tutti a quel pais: sono davvero molto scocciato”, ha detto il Presidente del Consiglio durante la registrazione di Matrix che non perde mai la sua strabiliante e travolgente ironia (alzi la mano chi ha riso alla battuta del Premier! Ehi, c’è nessuno? Ecco, lo sapevo. Ok, mi sento meglio).
Poi.
A Città del Messico un incendio in un asilo ha provocato la morte di 29 bambini di età compresa tra i pochi mesi e i 3 anni. Il presidente messicano Calderon ha ordinato l’apertura di un’inchiesta. I bambini stavano facendo il sonnellino pomeridiano e molti non si sono più svegliati, asfissiati dal fumo che si è propagato nella struttura, che solitamente ospita più di 200 bambini, per via di un incendio scoppiato in un garage attiguo e alimentato dai molteplici depositi di combustibile e materiali infiammabili presenti. I vigili del fuoco hanno lottato un’ora e mezza per domare le fiamme, alla presenza dei genitori disperati che non avevano la possibilità di raggiungere i piccoli. L’asilo ABC, che ospitava figli di madri lavoratrici o con scarsi mezzi, non aveva uscite d’emergenza. Inoltre porte e finestre erano chiuse dall’interno e i soccorritori hanno dovuto sfondare le pareti con camion e auto. Capisco la sicurezza e capisco che si debba impedire ad estranei l’ingresso, però uscire si deve poterlo in fretta in casi di emergenza. Signore maestre, tanto che c’eravate potevate farlo rivestire di uno strato di 40 cm di piombo il vostro asilo. Neanche fosse il caveau di una banca.
Poi.
Oggi è sabato e questa settimana ho intervistato un altro scrittore di successo per le nostre 4 chiacchiere contate. Gianluca Morozzi, 14 romanzi pubblicati dal suo esordio Despero uscito nel 2001 per Fernandel fino all’ultimissimo Colui che gli dei vogliono distruggere uscito all’inizio di quest’anno per Guanda, passando per il grandissimo successo del 2004 di Blackout tradotto per il mercato inglese e americano, di cui è stato anche girato un film per la regia di Rigoberto Castaneda. Buona intervista!
Poi.
Francesco Paolucci, il giovane giornalista aquilano che illo tempore mi ha intervistato per una radio, come direbbe la mia ex professoressa di latino del biennio – chissà se campa ancora quella vecchia strega che mi adorava e definiva tutti i miei 4 ai compiti in classe degli inspiegabili incidenti di percorso – sta portando avanti un progetto insieme ad alcuni bambini e ragazzi che vivono da 2 mesi nelle tendopoli, dal titolo Riprendiamoci. Vi lascio il video della seconda puntata, loro sono fantastici. L’Aquila in molti la temono, loro la amano. Guardatelo fino alla fine ché c’è la divertentissima chicca dei bagni chimici Sebach.
Grazie a Francesco per le emozioni. La prima puntata la trovate qua.
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