Scrivo da Firenze. Finalmente una settimana di ferie, in realtà sono undici giorni, fra l’altro quasi finiti, o finiti già, visto che mercoledì torno al lavoro. Intanto fatemi dire che un treno regionale come quello che da Roma mi ha portato a Firenze, nessuno mai. Un viaggio in cui fila tutto liscio, in cui non mi ritrovo nessun puzzone (qua ci starebbe bene una specificazione geografica che ometto se no mi date del razzista, ma è noto il popolo dei puzzoni, no?!) seduto a fianco. Un viaggio in cui ad un certo punto ho avuto persino un miraggio che non era un miraggio, e questo è ancora più straordinario. Ebbene, sul regionale delle tredici e zero cinque Roma Tiburtina – Firenze Santa Maria Novella, immediatamente sotto ai cestini, indovinate un po’, c’erano due prese elettriche. Ne ho approfittato come… come… come un approfittatore, ecco. Ho attaccato telefono e pc e via a scrivere che è una meraviglia, mentre la batteria del mio telefono settennale cercava di assorbire quelle poche energie che riesce a trattenere. È peggio di una bisaccia consunta. Ci manca solo che riesca a scaricarsi ricaricandosi.
Sì, ok, è ora di cambiarlo. Non da oggi, da almeno un paio d’anni. È che io sono un ragazzo all’antica e l’acquisto del telefono per me è un momento importante, da ricordare, una spesa da ponderare attentamente. E allora tendo a far coincidere momenti così importanti, da ricordare, una spesa da ponderare attentamente, con una ricorrenza, con Natale, con un giorno particolare in cui farmi o farmi fare un regalo. Non ridete troppo, ma pensavo alla mia laurea.
Considerati gli ultimi accadimenti, direi che la laurea viene posticipata da una data da destinarsi ,già molto lontana, certo, a una data ancora più indefinita e indefinibile, fuori dal tempo e dallo spazio, una data che se poco poco i Maya c’hanno seppur a culo, azzeccato, non sarà mai da nessun essere umano festeggiata. Sicché il cellulare va comprato prima del 21 dicembre 2012. Nelle prossime settimane passerò da Mediaworld e pescherò in uno di quei cestoni di cellulari a diciannove euro, col fiocco blu e rosso sulla scatola. Unico imperativo: evitare quelli con gli sportellini. Non che funzionino male, anzi, però sette anni di apri e chiudi son faticosi eh. Tutti quei secondi risparmiati, forza nelle mani da destinare ad occupazioni magari più piacevoli. E qui chiudo.
Ah, volevo scusarmi con i passanti di via dell’Oriuolo. Giovedì sera ho dato vita ad uno spettacolo terrificante, anzi no, t-e-r-r-i-f-i-c-a-n-t-e. Riso alla zucca per cena, tre bottiglie di vino novello in quattro, due negroni al bicchiere delle lemonsode, quello della coca cola 0.5 per dirvi, che rifiutare era impossibile, visto che costavano tre euro e cinquanta l’uno. Un cocktail micidiale che ha fatto di me un corpo malandato e piagnucolante che vomitava fuori al Foco. Notata la colorazione rosso tramonto del liquame viscerale, il tipo del locale, mentre gettava secchi di acqua sul marciapiede: “Ma cosa avete mangiato?!” e io, schizzando bavetta qua e là: “Riso alla zucca!” e scoppio a piangere. Non riesco a capire perché quando mi ubriaco di brutto piango. Luca ha realizzato un video del quale ho acquistato i diritti per ventitremila dollari. Anzi, lo ringrazio per aver abbassato la cifra, in funzione dell’amicizia fraterna che ci lega. Grazie eh! Comunque l’ho distrutto, quindi evitate vane richieste.
Buon week-end!

19 risposte a “Rigurgitino rosso tramonto in via dell’Oriuolo”

  1. Matteo

    MQ, ebbene sì.

    Raldi, che poi è la seconda in tre anni. Quindi non cominciamo a mettere in giro la voce del Matto ubriacone eh!

    Vale, c’hai ragione! L’”end” me lo sono sognato. 😀

  2. Avatar vale
    vale

    ihihihi 🙂 infatti avevo augurato un nice week, una buona settimana! 😉

  3. Avatar Raldi

    Non so il perchè ma leggere di questa tua colossale sbornia mi ha ricordato di tante mie colossali sbornie…
    Gli open bar e i cocktail in super offerta sono proprio delle gran brutte bestie

  4. Avatar MQ

    Ma dai!!!! In pratica è il tuo modulo “bloggativo” post sisma? Ma tu pensa quanti lussi hanno ‘sti terremotati!!! 😀

  5. Matteo

    Vale, se no vai di là e poi torni di qua! Allunghi un po’ la strada, ma non ti puoi sbagliare.

    Buon week pure a te, anche se, purtroppo, è ancora mercoledì!

  6. Avatar vale
    vale

    E’ un piacere leggere le tue esilaranti avventure!
    Speriamo di ricordarmi di passare di qui ora… 😉
    Have a nice week Matteo!

    Vale

  7. Matteo

    Uh mammasaurissima, che volete da me?!

    MQ, ma questa è la nuova Stanza del Matto, solo che, sai, Berlusconi ci tiene al lusso, alla raffinatezza, ai televisori al plasma e allora l’ha fatta così, molto fashion, insomma.

  8. Avatar Cernobil

    vedi che sto formando una coalizione eh

  9. Avatar MQ

    Senti, ma ora che non siamo più nella stanza del matto, dobbiamo iniziare a chiamarti Matteo? No, perchè dopo questo post, che sei rinsavito non ci crede nessuno… 😉
    Cmq ora scrivo a laRepubblica per iniziare la raccolta firme!

  10. Matteo

    Eh no, cara MQ, fatevene una ragione. Da me quel video non lo avrete mai. Prova a lanciare un appello in rete, magari qualcuno ha filmato la scena.

  11. Avatar MQ

    Sono d’accordo con Cernobil: Matto, tu hai dei doveri nei nostri confronti. Uno di questi è mostrarti ubriaco e piangente per le vie di Firenze! 😀

  12. Matteo

    Cernobil, ma io sono tutto fuorchè eticamente corretto! Ah ah ah!

  13. Avatar Cernobil

    Non puoi dirci che esiste il video e non postarlo,è eticamente scorretto

  14. Matteo

    Ciao Marco! Beh, da Non farmi male sono passati tre anni, era ora no?! Ti scrivo!

  15. Avatar Marco

    Ti ci vedo per strada, vomitabondo e piangente silenziosamente bestemmiato in fiorentino 😉
    Già un altro libro?
    Ormai non ti ferma più nessuno!
    PS se la cosa t’aggrada, scrivimi in privato che, visto il virtuale affetto che mi lega a te, volevo suggerirti due cose su WordPress 😉

  16. Matteo

    Mafalduzza, lo penso anch’io. Un bacione e buona domenica.

  17. Avatar Mafalduzza

    pure io quando mi ubriacavo tantissimo – son passati i tempi, fortunatamente – piangevo come una fontana. secondo me è una specie di valvola di sfogo.
    baci

  18. Matteo

    Sì Fra, preparo un nuovo libro, tengo le dita incrociate. Grazie a te! 🙂

  19. Avatar Francesca

    Bello scrivere sul treno!
    E che hai scritto di bello? Prepari un nuovo libro?
    Buono il riso alla zucca!
    Un saluto e grazie di questo piccolo momento di svago!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

Restiamo in contatto?