Cominciamo bene il 2011 con una bella recensione che Alessandro Gioia fa di Supermarket24 sul suo blog Origami di un Chiappanuvoli. Ancora auguri a tutti!

E alla fine sono riuscito a trovare la concentrazione giusta ed il tempo per scrivere anche una recensione a cui tenevo particolarmente. Quella di Supermarket24, romanzo d’esordio di Matteo Grimaldi, aquilano e amico, edito dalla Camelopardus (ISBN 978-88-902561-4-1).

Supermarket24 è un genere di libro che a me non piace. Cioè non so se l’avrei scelto tra gli scaffali della libreria. Cioè la storia di tizio che va a lavorare in un supermercato, la storia di un singolo giorno, insomma, se non lo avessi voluto leggere per conoscere meglio Matteo, se non lo avessi voluto leggere per conoscere uno scrittore aquilano, non credo che lo avrei mai aperto. Ma in questo caso, fortuna ha voluto che le circostanze mi portassero ad affrontalo, a confrontarmici, oggi a recensirlo e devo dire che non me ne posso assolutamente pentire, tutt’altro.

Supermarket è un romanzo davvero ben riuscito. In esso si ritrova chiaro il tentativo, riuscito, di produrre un linguaggio nuovo, non solo giovanile e moderno, ma compiuto e sapientemente dosato. Matteo riesce a trattenere il lettore sul testo parlando della vita del commesso di un reparto ortofrutticolo, cosa non proprio facile e scontata. Dopo ogni pagina ed ogni avvenimento si ha la voglia di proseguire, andare oltre, vedere come va a finire. Numerose sono state le nottate in cui ho spento la luce oltre le due di mattina per colpa del ritmo avvincente e coinvolgente. Supermarket24 è scritto bene, va detto, è con questo presupposto che l’autore ha potuto permettersi di parlare di qualsiasi cosa, dalla frutta ai grandi sistemi, dal provincialismo dell’Aquila, città dove è ambientato, all’Italia intera, rappresentata con i suoi pro e contro fin dentro un semplice reparto di supermercato.

Ed i contenuti abbondano. Tra mele e pere si parla della solitudine degli esseri umani, dell’amore che troppo spesso non è la soluzione che ci aspettavano al problema della solitudine, dell’invidia tra le persone, della riduzione del lavoratore a cartellino da timbrare in orario. Arriva a toccare temi alti come il suicidio, la Fede, il rispetto per la donna, le differenze di genere, con semplicità e ferreo sarcasmo. Armi di cui deve essere dotato non già lo scrittore, ma l’osservatore della realtà che viviamo. Ecco cos’è SM24, un viaggio di 24 ore dentro la testa di un osservatore attento e spezzante, che non ha paura di mostrare, indicare, criticare il bello o il brutto dei minuti che riempiono le esistenze di tutti noi. A tratti, i pensieri sono sembrati diventare anche isteria, foga, ma mai, mai saccenza.

Paolo di Paolo nella sua prefazione scrive: “Luca (il protagonista CNL) passa nel supermarket come nei tre regni danteschi (i titoli delle tre sezioni sono Appena, Dentro, Scappo); si disorienta, si stupisce, si infuria. Scopre. Capisce.” Se si possono avvicinare con le dovute cautele le due opere, va riconosciuto a Matteo, non già unicamente la scoperta, il viaggio attraverso l’esperienza, “caduta, punizione e beatitudine”, quanto il carattere didascalico di SM24, scevro dalla mania tutta dantesca di mettersi sul piedistallo e giudicare.

Punti di forza: assolutamente la tecnica, la colla con cui è scritto i libro che ti trattiene le ciglia sulle pagine. L’ironia che dimostra il protagonista, e quindi crediamo lo scrittore, nel prendere se stesso e nell’affrontare le situazioni che gli si pongono davanti. Una gran bella piacevolezza di 200 pagine.

Punti deboli: non vedevo l’ora di arrivare a questo punto. La cosa che non ho gradito è il finale, che non voglio e posso svelare. Che dire? Io ci avevo creduto, ci ero entrato dentro, mi ero immedesimato, avevo sofferto, avevo immaginato, avevo sperato, avevo sentito l’odore della frutta e della merda che respira Luca Sognatore e mi aspettavo… Ma forse son io poco “Sognatore”.

Consigli al lettore: leggerlo perché parla di voi, di me, di lui, di loro, degli altri, e di quegli altri ancora. Parla della realtà di provincia, parla dell’Aquila pur non menzionando lontanamente il terremoto. Si accomodi chi vuole fare un giro nel cervello di un osservatore sarcastico e preciso.

Futuribili: a Gennaio esce il secondo romanzo di Matteo Grimaldi, “Una valigia tutta sbagliata”. Attendiamo, ma stiamo pur sicuri che ne sentiremo comunque parlare.

Link utili:

Camelopardus, scheda libro.

Intervista a Matteo su sololibri.

2 risposte a “Supermarket24 agli occhi del Chiappanuvoli”

  1. Avatar udv
    udv

    Chiappanuvili…già il nome è tutto un programma…

    1. Matteo
      Matteo

      Udv, un bellissimo programma secondo me.

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sono Matteo

Sono nato a L’Aquila nel 1981.
Adesso vivo a Firenze, insegno ai bambini della scuola primaria e scrivo romanzi definiti “per bambini e ragazzi”, ma io dico non vietati agli adulti…

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