Ecco l’ultima parte dell’intervista uscita su MRS. Subito dopo ho inserito un link dal quale potete leggere uno dei capitoli più divertenti del romanzo.
MRS, in ambito letterario, vuole essere una vetrina per gli scrittori giovani ed emergenti. “Supermarket24” è uscito nel 2010, ma ha alle sue spalle una lunga e tortuosa storia, piuttosto comune tra gli autori esordienti che cercano di pubblicare le loro opere. Puoi parlare brevemente del tuo primo, e non esattamente incoraggiante, approccio con il mondo dell’editoria?
Per fortuna Supermarket24 non è stato il primo approccio e l’esperienza che ho maturato con Non farmi male mi ha aiutato. Caparezza cantava: “Il secondo album è sempre più difficile…” e alla pubblicazione di Supermarket24 a un certo punto giuro che c’avevo rinunciato. Dopo tanto avevo trovato una casa editrice disposta a investire sul mio romanzo, si chiamava Edizioni di Latta, di Milano. Nata da poco meno di due anni, ma partita subito in quinta infatti aveva deciso di affidare la distribuzione dei suoi libri ad ALI che è uno dei maggiori distributori nazionali. Ero felicissimo. Il libro era ormai pronto, editato, copertina realizzata, scheda presente su tutte le librerie on-line, ma a meno di due settimane dall’uscita ufficiale cominciano a capitare strani eventi. Il sito della casa editrice sparisce dal web, la redazione non risponde più alle e-mail, gli autori mostrano preoccupazione e non trovano risposte finché non arriva la raccomandata con cui l’editrice Elena De Lalla comunica che la crisi dell’editoria e i troppi investimenti senza effettivi riscontri nelle vendite la portano a prendere la difficile decisione di chiudere e restituire così i diritti delle opere ai singoli autori ai quali augurava buona fortuna. È stato un colpo durissimo seguito una settimana dopo dal terremoto. Per mesi non c’ho capito più niente. Continuavo a chiedermi cosa dovessi fare, senza più un lavoro visto che era crollato, costretto a stare lontano da casa, perché le case che immaginiamo essere il rifugio dove stare al sicuro d’improvviso s’erano tramutate in mostri pericolosi, senza più un sogno perché avevo perso il mio editore. C’avevo rinunciato, solo che poi evidentemente la passione è più forte e le basta solo il tempo per rialzarsi e ripartire. Dopo un’infinita ricerca sul Santo Google mi sono imbattuto nella Camelopardus di Sara Saorin. Da lì un lungo dialogo non soltanto su Supermarket24. Beh, lei ha creduto in questo progetto e ha ridato vita ai miei sogni, per questo ha e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Tramite questo link raggiungerete direttamente la temibile Cagacazzi. Buona lettura!
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