Non proseguo mai una catena alla prima nomination per due motivi. Primo perché sono sempre un po’ riluttante quando si tratta di catene e allora temporeggio coltivando la vana speranza che chi mi ha nominato si dimentichi di me (quasi mai accade, perché l’incatenatore per definizione è avido e bramoso di leggere la sua catena nei blog incatenati) e poi perché tanto prima o poi mi nomina qualcun altro e allora ne accumulo due o tre prima di eseguire. Ringrazio Coltemposai e Luka Gi per aver pensato a me e vi avverto che questa è l’ultima e dico (l’ho già detto, ma è bene sottolinearlo) l’ultimissima catena che vedrete nella Stanza, quindi da ora in poi evitate proprio di fare il mio nome perché l’indifferenza regnerà sovrana, promessa del Matto. Sarò anche breve stavolta, proprio a dimostrare la svogliatezza più pura. E allora, senza tergiversare ulteriormente, ecco le regole:
Indicare il blog che ti ha nominato.
E l’ho fatto.
Elencare tre (o più) precauzioni che state prendendo per superare i prossimi cinque anni.
Beh intanto sto mangiando, bevendo e cagando (se no scoppio) e poi… Uh ma già sono tre, a posto così quindi.
Scrivere il numero esatto dei giorni che mancano alla fine.
No, scusate alla fine di che? Della mia vita? Ma che è una catena cimiteriale questa?! Comunque visto che io sono il Matto mica un cuccuruccù qualunque ho telefonato al mio agente che guarda caso è anche veggente, che s’è messo in contatto con quella buonanima carissima di Raffaella Carrà che dall’Aldilà gl’ha fatto sapere che mi restano ancora ben 33604 giorni da vivere. (Come non è morta la Carrà?!)
A Grillo Bignardi e Pulsa gliel’ho detto, dalla Vento andateci voi perché non ce la faccio, e Luttazzi… non lo conosco, e mamma mi ha insegnato a non parlare con gli sconosciuti che poi ti danno le caramelle avvelenate per vendere al mercato i tuoi organi.
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