“Non c’è nulla che vi accomuna. C’è chi viene da Prato, chi da L’Aquila (cominciamo bene) chi è africano chi ha 19 anni chi 65 (c’era uno di 65 anni, vi giuro), l’unica cosa che vi accomuna sapete qual è?” (Oddio, che curiosità!) “È questo!” e con fiera mano disegna sulla lavagna di carta uno smile sorridente. “Quello che vi accomuna è l’energia positiva, l’allegria.”
Io mi guardo intorno e finisco prima sulla faccia di un islamico che dall’espressione direi stesse pianificando un attentato al neopresidente americano Baracca. Sposto gli occhi a destra e becco un vecchio che per sedersi c’ha impiegato 23 minuti per via dei dolori, e non mi pareva sprizzasse gaiezza da tutti i pori.
“Ora presentatevi. Nome, hobby, città, perché cambiare lavoro e cosa vi aspettate da Kirby.” Sono uscite le assurdità più inenarrabili, ma ce n’è stato uno che ha superato ogni limite facendomi esplodere in una risata roboante, destando l’ira di un ingiacchettato che mi ha ripreso verbalmente: “Per favore!”. Portate rispetto a chi è riuscito a dire che il suo hobby era ricercare meteoriti. Se non lo sapevate la Kirby è la più grande azienda al mondo che fattura 500 miliardi di dollari l’anno (come?) e Warren Buffet (chi?) che ha inventato il metodo (truffa) Kirby è attualmente l’uomo più ricco al mondo, che è anche quello che ha brevettato la lavatrice e il ferro da stiro (a dire loro). Poi ho appuntato (ci han detto di portare un blocco per prendere appunti e allora, considerata la tragicomicità della faccenda, ho scelto di scrivermi le peggiori cazzate pronunciate, sempre e soltanto per vòòòi amici della Stanza) che era anche il fotografo di Umberto Smaila, ma non credo si riferissero a Warren Buffet che sarà anche in fin di vita, se ha brevettato il Kirby nel 1914. Comunque non so quanto sia un vanto fotografare Smaila.
Andiamo ad elencare le funzionalità del prodigioso macchinario. Motore a turbina interna da 15.000 giri\min a tenuta stagna certificato NASA. Corpo in alluminio. Motore elettrico collegato all’assale delle rotelle per aiutare il movimento. Sacco impermeabile derivante da invenzione NASA (abbiamo capito, grazie). È immatricolato come un’automobile (bisogna pagarci bollo e assicurazione?), è artigianale, fatto a mano pezzo per pezzo. Nel tempo aumenta di valore come le case (che non stanno a L’Aquila). I materiali scelti son quelli utilizzati per la fabbricazione dei missili, e quella che vedete non è banale plastica, ma una roba che si usa per tessere i giubbetti antiproiettili. Sul sito NASA ci sarebbe una sezione dal nome Top Secret che io non ho trovato, ma devo dire che non è che mi sia impegnato gran che per scovarla, che conterrebbe i dettagli della progettazione del Kirby, ma fino a un certo punto però, perché han paura che qualcuno li carpisca e sottragga loro il segreto del successo. Può stare acceso 24 ore su 24, scartavetra, fa i massaggi (a cui si son sottoposti alcuni coraggiosi volontari che mi parevano piuttosto provati dall’esperienza, accompagnata da Donne dududù in cerca di guai… a palla).
Passiamo alla sostanza: 750 euro di fisso più contributo se scegli il part time, 1500 euro più contributo per il full time. Sì, perché puoi sceglierlo, capito? Se riesci ad affilare 5 mesi di 15 Kirby al mese venduti diventi importante e ti aprono l’ufficio. Loro la fanno facile, ma 1) non credo agli stipendi fissi, 2) 15 Kirby al mese? Impossibile. 3) Non mi avevano detto che non si trattava di vendere? Non avevo forse promesso a voi e a me stesso che, se così fosse stato, qualche testa sarebbe rotolata?
“Voi dovrete PRESENTARE il prodotto al cliente già preventivamente contattato dalle ragazze che sono ai telefoni. Voi non dovete fare telefonate, no no. Siete telefonisti voi?” “Nooooo!” tutti in coro, gli adepti. “E se il cliente dice che lo vuole, voi potete venderglielo?” “Nooooo!” come sopra. “Siete venditori voi?” “Nooooo!” “Voi metterete il cliente in contatto coi nostri uffici e a venderglielo penseremo noi.” Ah, ma va? Io quando parlavo di vendere non intendevo l’atto legale, ma tutto ciò che è necessario per convincere qualcuno ad acquistare, loro lo sanno e fanno i finti tonti. Ci mancava solo che dicessero che non siamo dei venditori, ma dei presentatori magari pure televisivi. Alla fine mi chiamano. “Matteo, come hai sentito saranno pochissimi i selezionati (immagino!) vuoi fare questo lavoro?” “Sì, certo! Mi piace, mi appassiona, è una continua sfida.” “Bene, infatti tu eri tra quei pochi selezionati.” Lo guardo, sorrido: “No, scherzavo. Non ne ho la più pallida intenzione. Ho chiesto tra telefoniste, manager, e quello che era tutto il vostro personale con cui son venuto a che fare, se si trattava di vendere, di andare in giro per le abitazioni, mi avete sempre risposto di no. Questo lavoro è degno di chi ama farsi prendere per il culo.” Lui s’incazza. “Non siete voi che selezionate noi, è il contrario ricordatelo. E pensa anche che, se io non avrei fatto Kirby non so cos’avrei potuto fare.” “Le elementari, magari.”
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