Nell’agosto del 2018 il signor S B, che fino a quel momento non conoscevo, è intervenuto nei commenti di un post sulla mia pagina Facebook e ha iniziato a insultarmi definendomi “contro natura” , “pervertito” e invitandomi esplicitamente a suicidarmi.
I motivi sarebbero: l’aver scritto La famiglia X, un romanzo per giovani lettori che racconta la vicenda dell’affido di un ragazzo a una coppia di due papà; l’avere a cuore il tema dei diritti per tutti e parlarne nel tentativo di sensibilizzare.
Credetemi, quello che mi ha fatto più male è stato leggere nei suoi commenti: “fate schifo” rivolto non solo a me, ma a una intera comunità, che avrebbe la colpa di essere omosessuale.
Ho querelato il signor S B e c’è stato un processo che si è concluso dopo 4 anni, lo scorso luglio, con la sentenza.
Il signor S B è stato condannato per diffamazione – ricordo ai leoni da tastiera che la diffamazione è un reato – e oltre alla multa, dovrà pagare le spese processuali e i danni alla mia persona.
Ringrazio di cuore l’avvocato Matteo Mammini per i consigli che mi ha dato, per la concretezza, la serietà e la competenza che ha dimostrato in tutte le scelte che ha fatto nel corso del processo. Ho deciso insieme a lui di pagare le spese processuali di una persona diffamata come me, che non ha la possibilità di sostenere un processo. Sono tanti coloro che subiscono l’odio e non denunciano perché non hanno la forza né il sostegno di nessuno.
Ho pensato che raccontare la mia vicenda per condividerla con quante più persone possibili possa essere d’aiuto a chi sopporta in silenzio e nel timore. No, sui social non si può dire tutto; no, dare del pervertito a qualcuno e invitarlo a suicidarsi non è un’opinione.
Grazie alle persone a me care, che mi hanno accompagnato con le loro parole fiduciose, mi hanno dato forze e motivazioni; sono un maestro, uno scrittore, non sono abituato ai tribunali. Non è stato facile, ma era la cosa giusta. Grazie anche all’inaspettata attenzione della stampa, che ha raccontato la vicenda (fra gli altri Next di Lorenzo Tosa e Gay.it) e dei tanti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che mi hanno manifestato la loro vicinanza. Ma il mio più grande ringraziamento va a voi. Ho ricevuto pubblicamente e privatamente migliaia di commenti di vicinanza e incoraggiamento. Carburante per proseguire il mio viaggio di scrittura.
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